Da domani, martedì 24 gennaio, a domenica 29, dalle 15 alle 18 nella sala espositiva di palazzo Rasponi 2, in via D’Azeglio 2, sede destinata alle arti visive contemporanee per i giovani, sarà allestita la mostra di pittura “La valigia dei disegni”, a cura degli alunni della scuola media Guido Novello per ricordare i bambini di Terezin e tutte le vittime della Shoah.
L’appuntamento è inserito nel calendario delle iniziative dedicate al Giorno della Memoria (27 gennaio, anniversario dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz, nel 1945).
E proprio per venerdì 27 gennaio alle 17, all’interno della mostra, che si svolge con il patrocinio dell’assessorato alle Politiche giovanili del Comune, sono previste letture, canti e musica del coro e dell’orchestra della scuola, alla presenza delle autorità civili e scolastiche, dei docenti e degli alunni.
Le letture in programma riguardano testi delle autrici Carla Baroncelli e Barbara Domenichini e saranno a cura degli studenti universitari in tirocinio curriculare nel servizio Politiche giovanili del Comune.
“La scuola media Novello – anticipa l’insegnante di educazione all’immagine, Manuela Giacomin – presenta una selezione dei disegni realizzati per il concorso internazionale del Lions club “Un poster per la pace”. I lavori, per la prima volta in esposizione, rappresentano una sintesi delle riflessioni, espresse in forma di immagine grafico-pittorica, sui temi della pace e della fratellanza, che i ragazzi hanno affrontato in classe con i propri insegnanti. Proporli in occasione del Giorno della Memoria vuole essere un messaggio di speranza per un futuro migliore”.
“E’ un impegno dell’assessorato – afferma l’assessora alle Politiche giovanili Valentina Morigi – contribuire alla formazione dei giovani attraverso attività artistiche che suscitino la riflessione e favoriscano l’approfondimento su argomenti utili al conseguimento di una coscienza collettiva improntata alla solidarietà e all’accoglienza”.
Nel campo di concentramento di Terezin, nell’attuale Repubblica Ceca, transitarono circa 15.000 bambini, destinati ad Auschwitz; dopo la guerra ne tornarono meno di cento. Insegnanti ed educatori prigionieri riuscirono ad organizzare per loro una vita giornaliera con l’insegnamento clandestino e lo svolgimento di attività letterarie e di recitazione, musica, disegno. Le ore dedicate al disegno erano dirette dall’artista Friedl Dicker Brandejovà. I disegni che si è riusciti a salvare, realizzati da bambini dai 10 ai 14 anni, fanno oggi parte delle collezioni del Museo statale ebraico di Praga. Nei disegni dei giovanissimi di Terezin è raffigurata la speranza attraverso prati, fiori, farfalle, scene della perduta vita familiare, ma anche l’orrore espresso attraverso la rappresentazione delle mura e degli ambienti del campo, i morti, i funerali, le esecuzioni.
23 Gennaio 2017