24 Ottobre 2017

I fiori di Ravenna da venerdì allo Iat

Nell’ambito della quinta edizione di Ravenna Mosaico, rassegna biennale di mosaico contemporaneo, venerdì 27 ottobre alle 11 all’ufficio di Informazione e accoglienza turistica (Iat) di piazza San Francesco è in programma l’inaugurazione del nuovo allestimento dei Fiori di Ravenna – Ravenna Città amica delle donne. Nell’ufficio saranno collocate undici delle ormai note mattonelle in mosaico, donate dalle botteghe e dai mosaicisti Ad Arte, Elisa Brighi, Pixel Mosaici di Lea Ciambelli, Ivana Ciuti, Silvana Costa, Anna Fietta, Arianna Gallo di Koko Mosaico, Imad, Punto Mosaico, Barbara Liverani, Mosaico di Maday, Luciana Notturni e Cecilia Travaglia. Per l’occasione è stata realizzata una brochure informativa, che vuole essere un ulteriore segno di accoglienza e di benvenuto per tutte le donne (allegata).

Il progetto I Fiori di Ravenna – Ravenna città amica delle donne è nato nel 2013 ed è realizzato da Linea Rosa, in collaborazione con il Centro internazionale di documentazione sul mosaico del Museo d’arte della città, la Cna – Confederazione nazionale dell’artigianato di Ravenna e le mosaiciste e i mosaicisti di Ravenna aderenti a Cna, con il patrocinio del Comune di Ravenna.

Ormai da anni I Fiori di Ravenna sono diventati segno distintivo delle abitazioni, dei luoghi e degli edifici della città. Una mattonella di mosaico, con un fiore a calice, realizzata a mano con l’antica tecnica musiva dagli artisti dei laboratori ravennati, che testimonia l’attenzione di Ravenna nei confronti delle donne in difficoltà.

Un simbolo in mosaico con la scritta “Ravenna città amica delle donne”, che dal 2013 ha raggiunto più di 600 mattonelle vendute, in cui si riconoscono tutti i ravennati, ma anche un gesto di benvenuto a tutte le donne che visitano Ravenna (www.cittaamicadelledonne.it).

Ogni mattonella acquistata, presso i laboratori dei mosaicisti aderenti, prevede una donazione a Linea Rosa, associazione attiva dal 1991 che dal 2000 ad oggi ha rinnovato tre convenzioni con il Comune di Ravenna, approvate, unico caso in Italia, sempre all’unanimità dal consiglio comunale.