25 Febbraio 2017

Il 5 marzo cerimonia di intitolazione di largo “Giusti tra le Nazioni” ai Giardini pubblici e omaggio a 11 Giusti della provincia di Ravenna

Fusignani: “Il contributo dei Giusti è un esempio straordinario di solidarietà a conferma della tradizione di accoglienza che ci contraddistingue”

In occasione della “Giornata europea dei Giusti”, indetta dal Parlamento europeo nel 2012 per commemorare coloro che si sono opposti con responsabilità individuale ai crimini contro l’umanità e ai totalitarismi, domenica 5 marzo nei Giardini pubblici, dietro la Loggetta Lombardesca, si terranno la cerimonia di intitolazione di largo “Giusti tra le Nazioni” e lo scoprimento di undici targhe affisse ad altrettanti lecci dedicati alla memoria degli undici Giusti della provincia di Ravenna che hanno salvato uno o più ebrei dalla deportazione e dalla morte.
Si tratta di Aurelio Tambini, la moglie Amelia e i due figli Rosita e Vincenzo e Antonio Dalla Valle di Bagnacavallo; Gino e Pina Muratori di Ravenna; Luigi e Anna Varoli, Vittorio e Serafina Zanzi di Cotignola. Verranno inoltre dedicati altri tre lecci agli oltre cento soccorritori di tutta la provincia che prestarono servizio.
L’evento è stato promosso dal circolo culturale Endas “Garibaldi tra terra e mare”, grazie soprattutto alla volontà del suo presidente Lidiano Zanzi, ed è patrocinato dal Comune e dalla Provincia.
In rappresentanza dell’amministrazione comunale interverrà il vicesindaco Eugenio Fusignani, che dichiara: “La ‘silenziosa’ rete di salvataggio messa in piedi da Vittorio Zanzi, di Cotignola, per salvare gli ebrei dalle truppe naziste, è uno dei migliori esempi dello spirito di solidarietà che da sempre caratterizza i cittadini delle nostre terre. Ravenna ha voluto valorizzare il ricordo dei Giusti ravennati scegliendo per questo uno dei luoghi più evocativi della città, gli splendidi Giardini pubblici dietro la Loggetta Lombardesca. Ognuno degli undici lecci sui quali saranno affisse le targhe a ricordo degli undici Giusti, rappresenta il segno indelebile che queste persone, difensori e soccorritori, hanno lasciato nella storia. Noi ravennati, che veniamo da una grande tradizione di accoglienza, non possiamo non essere in prima fila nell’esprimere a loro la nostra gratitudine e nel rinnovare la nostra vicinanza al popolo ebraico. Non dimentichiamo che anche grazie al coraggio della Brigata ebraica, i cui soldati possono essere commemorati al cimitero militare di Piangipane, la città di Ravenna venne liberata dal nazifascismo”.
Ad aprire la cerimonia alle 9.30 nella sala conferenze del Planetario sarà il concerto musicale con ocarina e flauto di Michele Carnevali assieme al coro della scuola primaria Mordani diretto da Catia Gori; la conclusione è prevista alle 12.15 nel giardino adiacente, alla presenza dei gonfaloni e degli stendardi dei Comuni di Ravenna, Bagnacavallo e Cotignola e delle Associazioni d’arma e combattentistiche.
Oltre a quelli di Lidiano Zanzi e del vicesindaco Fusignani sono previsti gli interventi di rappresentanti dei Comuni di Bagnacavallo e Cotignola; di Agostina Melucci, responsabile dell’Ufficio scolastico regionale; di Guido Ottolenghi, testimone della Comunità ebraica ravennate; e di Gregorio Caravita, storico, ricercatore e presidente dell’associazione Italia – Israele.
Il circolo culturale Endas “Garibaldi tra terra e mare” ha anche organizzato e promosso la mostra “I Giusti tra le nazioni”, aperta fino al 10 marzo al Planetario.

Approfondimento
Durante la seconda guerra mondiale furono 41 gli ebrei italiani che trovarono rifugio e protezione a Cotignola grazie alla coordinazione di Vittorio Zanzi che coinvolse parte dell’amministrazione comunale, la Curia, il CLN e liberi cittadini. Si creò una vera e propria rete di solidarietà da parte dell’intera popolazione.
Antonio Dalla Valle e la famiglia Tambini fecero parte di una catena di soccorritori che salvò la vita a una famiglia di ebrei proveniente da Fiume, che si fermò a Bagnacavallo dove prese in affitto dai Tambini un piccollo alloggio al secondo piano della loro casa. Riuscirono poi a scappare dalle retate naziste grazie alle informazioni del maresciallo Maccacaro e furono aiutati dai Tambini a nascondersi nelle campagne e vennero accolti da Antonio Dalla Valle che li nascose nella sua casa colonica. I Tambini continuarono tutti i giorni a provvedere al loro sostentamento. Antonio Dalla Valle continuò a ospitare e a soccorrere ebrei in fuga: una notte ne ebbe in casa ventotto.
Gino e Pina Muratori ospitarono un gruppo di dieci persone, in gran parte bambini, provenienti da Ferrara e inseguiti dalle SS.
Luigi Varoli e Vittorio Zanzi, insieme alle loro mogli, mobilitarono buona parte del paese per dare asilo e sostegno a quaranta ebrei appartenenti a tredici famiglie, tra cui quella degli Ottolenghi. Gli Ottolenghi fuggirono da un’irruzione nazista nell’ottobre del ’43 e ricevettero i primi soccorsi dalla rete antifascista locale per poi essere accolti nel solaio della famiglia Varoli. Zanzi riuscì a fornìrgli documenti falsi e carte annonarie per il loro trasferimento.

Anagrafica degli undici Giusti a cui verranno dedicati gli undici lecci:
Antonio Dalla Valle, nato a Lugo il 17.04.1905 e morto a Lugo il 18.11.1989
Vincenzo Tambini, nato a Bagnacavallo il 10.6.1905 e morto a Bagnacavallo il 3.11.1995
Aurelio Tambini, nato a Bagnacavallo il 12.12.1872 e morto a Bagnacavallo il 18.11.1949
Rosita Tambini, nata a Bagnacavallo nel 1909 e morta a Bagnacavallo nel 2002
Amelia Melandri in Tambini, nata a Bagnacavallo nel 1876 e morta a Bagnacavallo nel 1970
Gino Muratori, nato a Ravenna il 2.4.1895 e morto a Ravenna il 14.3.1958
Giuseppina Frignani in Muratori, nata a San Paolo(Brasile) il 20.08.1899 e morta a Ravenna il 26.7.1991
Vittorio Zanzi, nato a Granarolo Faentino il 28.01.1896 e morto a Cotignola il 2.2.1985
Serafina Bedeschi in Zanzi, nata a Cotignola il 01. 05.1897 e morta
a Cotignola il 14.02.1974
Luigi Varoli, nato a Cotignola il 23.09. 1889 e morto a Cotignola il 25.09.1958
Anna Cortesi in Varoli, nata a Cotignola il 23.09. 1886 e morta a Cotignola il 29.04.1971

Il Comitato d’onore degli eventi legati all’intitolazione di largo “Giusti tra le nazioni”:
il Prefetto di Ravenna – Francesco Russo
il Sindaco di Ravenna – Michele de Pascale
il Sindaco di Bagnacavallo – Eleonora Proni
il Sindaco di Cotignola – Luca Piovaccari
il Rabbino Capo comunità Ebraica di Ferrara – Luciano Meir Caro
il Presidente provinciale ENDAS di Ravenna – Fabio Gardella
il Presidente Coop ormeggiatori di Ravenna – Capitano Mauro Samaritani
il Presidente fondazione CARISP di Ravenna – Ernesto Giuseppe Alfieri
il Presidente fondazione CARISP e Banca Monte di Lugo – Raffaele Clò
il regista Fabrizio Varesco
il direttore museo Ebraico di Bologna – Vincenza Maugeri
il Presidente Comitato amicizia Italia – Israele di Ravenna – Gregorio Caravita
la Dirigente ufficio scolastico RER di Ravenna – Agostina Melucci
l’Esecutore Direttore concerto musicale – Michele Carnevali
la Direttrice coro “G.Gaudenzi”- Catia Gori
il Presidente Museo del Risorgimento di Ravenna – Giannantonio Mingozzi