Lo “Speciale Dante per tutti”, all’interno delle presentazioni curate dal Centro Relazioni Culturali del Comune di Ravenna, di venerdì 27 gennaio alle 18 alla Sala D’Attorre, sarà dedicato all’enorme impatto del lascito dantesco, con la presentazione del volume “Dante e la sua eredità a Ravenna nel Trecento” (Longo editore) curato da Marco Petoletti, esperto di studi medievali, umanistici e rinascimentali e docente all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano.
Al complesso impianto di studi tanto si è adoperato Luciano Gargan, che non ha potuto vedere la bella edizione, e a cui va un ricordo commosso del Centro Relazioni Culturali che ha avuto l’onore di ospitarlo.
All’inizio del Trecento Ravenna offrì a Dante l’ultimo rifugio, secondo la felice formulazione del celebre libro di Corrado Ricci, e a Ravenna, dopo il fatale 14 settembre 1321, il poeta trovò la sua ultima dimora. Sotto le ali della signoria di Guido Novello da Polenta, dunque, Dante passò gli anni finali della sua vita: in città compose certamente le Egloghe indirizzate all’intellettuale bolognese Giovanni del Virgilio, estremo lascito letterario di un’immensa avventura artistica e culturale.
Petoletti ha riunito contributi di vari specialisti che restituiscono uno sguardo completo sulla straordinaria stagione della cultura ravennate del Trecento. A Ravenna dunque Dante compose un’eccezionale opera di poesia latina dimostrando uguale eccellenza che nell’esperienza della terzina volgare e ancor più ridiede vita alla tradizione millenaria del genere bucolico, innestandola nel filone più vivo e vitale della cultura europea. Il sacro fuoco delle lettere non si spense a Ravenna con la morte del Sommo Poeta: lì agirono maestri e letterati che, ereditando il testimone di una tradizione illustre, fecero della città romagnola un centro non indifferente del primo Umanesimo fiorito nel corso del Trecento.
Prossimo appuntamento: venerdì 3 febbraio con la presentazione del libro “Universitaly. La cultura in scatola” (Laterza editore), a cura di Federico Bertoni.