La sala Dantesca della biblioteca Classense, restituita alla città dopo il restauro, è stata inserita tra le sedi dove è possibile celebrare matrimoni e unioni civili, sullo sfondo del prezioso dipinto delle “Nozze di Cana” di Luca Longhi.
E’ stato deciso nell’ultima seduta dalla giunta municipale, che, considerando l’importanza culturale della Classense per la valorizzazione del patrimonio storico e culturale cittadino, ha ritenuto aggiungerla alla lista degli altri cinque luoghi del Comune dove attualmente è possibile dirsi “sì”.
“La sala Dantesca, fiore all’occhiello della Classense – afferma Gianandrea Baroncini, assessore ai Servizi demografici – non poteva non rientrare tra i luoghi simbolo di Ravenna per lo svolgimento di matrimoni e unioni civili, che molto spesso riguardano, oltre che residenti, cittadini, ospiti e turisti provenienti da altre città d’Italia e dall’estero e che senz’altro contribuirà ad aggiungere valore alla proposta turistica legata al circuito delle cerimonie nuziali sia per le ulteriori suggestioni conseguite dopo il recente restauro, sia per il richiamo simbolico legato a Dante, cantore dell’amore attraverso l’idealizzazione di Beatrice”.
La celebrazione di matrimoni e unioni civili negli spazi della biblioteca Classense avverrà nel rispetto del regolamento e delle tariffe stabilite dal consiglio di amministrazione dell’Istituzione biblioteca Classense.
Le tariffe legate all’utilizzo della sala sono state fissate in 450 euro più Iva per i giorni feriali e in 550 euro più Iva per i giorni festivi.
Si rammenta che le altre sedi destinate allo svolgimento di matrimoni e unioni civili sono: la residenza municipale in piazza Del Popolo, la sala Muratori della biblioteca Classense, il museo NatuRa, nel palazzone in via Rivaletto 27 a Sant’Alberto (piano nobile), il Tamo, nella ex chiesa di San Nicolò in via Rondinelli, il Mar – Loggetta lombardesca, in via Di Roma 13.
Per informazioni e prenotazioni: ufficio matrimoni, 0544.482274 e-mail statocivile@comune.ra.it