Nell’ultima seduta, su proposta dell’assessore ai Lavori pubblici Roberto Fagnani, la giunta comunale ha approvato un progetto esecutivo di restauro per la biblioteca Oriani in via Corrado Ricci 26.
Il progetto di restauro prevede interventi di adeguamento funzionale e normativo.
In particolare, tra gli altri, la sostituzione di infissi e il restauro di quelli privi di sistemi di oscuramento; il restauro dei portoni in legno su via Ricci e via Da Polenta; la sostituzione delle porte interne e l’installazione di porte Rei dove necessario; la ristrutturazione dei bagni presenti ad ogni livello dell’edificio e l’adeguamento dell’impianto idrico-sanitario; la creazione di un nuovo bagno accessibile anche ai disabili al primo piano; l’adeguamento dei parapetti della scala principale e di quella secondaria alla normativa vigente; la revisione della copertura e altre opere di consolidamento strutturale; il completamento di interventi per l’accessibilità dei diversamente abili con la costruzione di una piattaforma elevatrice che consenta l’accesso alle sale di lettura al primo piano; l’adeguamento e l’implementazione degli impianti elettrici alle nuove destinazioni d’uso degli spazi; il rifacimento di alcune parti degli intonaci, ecc.
Il valore complessivo dell’intervento ammonta a 750mila euro, finanziato nel Piano degli Investimenti per il 2017.
Un po’ di storia
La realizzazione della biblioteca Oriani, conclusa nel settembre 1936 dopo alterne vicende legate ai progetti, sull’area già occupata dalla cinquecentesca Casa Rizzetti, costituisce l’elemento di maggiore spicco della vicenda relativa al riassetto della “Zona Dantesca”, che prende avvio negli anni Venti con l’edificazione del nuovo Palazzo della Provincia per la sistemazione dell’agglomerato urbano che vede come fulcro la chiesa di San Francesco. I progetti originari sono di Giulio Ulisse Arata, a cui con successivi incarichi subentrò Gustavo Giovannoni, e poi nuovamente di Arata.
Casa Rizzetti fu demolita ma vennero salvati alcuni elementi architettonici fra cui due lesene cinquecentesche con capitelli corinzi che saranno fatte rimontare da Arata ai lati del portale di accesso al nuovo porticato, sul lato prospiciente l’attuale piazza San Francesco.
Il 13 settembre 1936 dal ministro Arrigo Solmi fu inaugurata la riordinata “Zona Dantesca”, con la nuova biblioteca.
La biblioteca è intitolata ad Alfredo Oriani (1852-1909), scrittore e storico faentino ed è specializzata in storia contemporanea e studi politici, economici e sociali con particolare riferimento al fascismo e all’antifascismo, alla storia dei partiti e dei movimenti politici, del movimento sindacale e del movimento operaio, alla storia del pensiero politico, sociale ed economico. Dispone di un patrimonio librario costituito da circa 170.000 volumi catalogati, arricchito da 1200 periodici di cui 400 correnti (in particolare riviste storiche, politiche ed economiche). Di particolare rilievo storico-documentario è il nucleo originario della biblioteca, il cosiddetto “fondo Mussolini”, un patrimonio unico al mondo costituito da oltre 20.000 monografie, più di 8.000 opuscoli e 244 periodici, fondamentale per lo studio del fascismo in tutti i suoi aspetti e, più in generale, della storia della società italiana a cavallo fra le due guerre mondiali.