27 Ottobre 2017

Letture Classensi con Sonia Gentili, domani 28 ottobre nella Sala dantesca

Le Letture Classensi, che per l’edizione 2017 guardano alla natura del testo della Commedia interrogandone gli aspetti formali e storici, entrano nel vivo con un’ospite di grande caratura, non solo per il rigoroso e acutissimo lavoro sul Poema, ma soprattutto per la conoscenza minuziosa delle fonti dantesche, dai testi biblici a quelli classici. Ospite, domani 28 ottobre nella Sala dantesca, sarà Sonia Gentili, che è anche un’affermata poetessa, vincitrice di prestigiosi premi per raccolte nutrite di una cultura rara e immaginosa in cui grande respiro ha la cultura biblica, classica e segnatamente aristotelica.
Dante ci porta nella materia viva dell’Universo attraverso una originale rielaborazione di Aristotele, attraverso la poliedrica rilettura medievale in cui la confluenza di prospettive differenti, a partire da quella biblica e cristiana, genera la premessa del nostro essere oggi. Certamente Dante è affascinato dalla grandezza della filosofia classica, che lui poteva studiare grazie alla grande tradizione di trasmissione monastica e universitaria, ma la sua opera denota una notevole “consanguineità” con il testo biblico. Le antiche scritture di Israele, le correnti contemporanee di una nuova visione di Chiesa, così come la tradizione dei predicatori e le glosse degli esegeti, confluiscono in una sintesi originale per contenuto e per metodo, una vera e propria alba di modernità che ancora ci coinvolge. La filigrana aristotelica permette, lungo il viaggio oltremondano, di conferire uno statuto di eternità a quell’amore cantato fin dagli anni giovanili, per il quale è stata plasmata una lingua nuova, perché mai vista era la materia da trattare in cui l’«amor che move», di derivazione aristotelica, si riveste della misericordia cristiana attraverso un procedimento di incarnazione rivelato nella plasticità delle relazioni figurali.