19 Agosto 2017

L’omaggio del Comune alla memoria di Tonino Spazzoli

Nel 73° anniversario dell’uccisione di Tonino Spazzoli, il vicesindaco Eugenio Fusignani, in rappresentanza del Comune, ha reso omaggio questa mattina alla sua figura deponendo una corona al monumento dedicatogli a Coccolia, lungo via Ravegnana. Alla cerimonia hanno preso tra l’altro parte i familiari di Spazzoli.
Tonino Spazzoli, antifascista e partigiano, decorato con la medaglia d’oro al valor militare, durante la guerra di Resistenza fu arrestato una prima volta dai nazifascisti; riuscì a fuggire e a proseguire la lotta, come partigiano combattente del battaglione Corbari. Catturato una seconda volta, poco dopo l’uccisione del fratello Arturo, fu trucidato nei pressi di Coccolia il 19 agosto 1944, dopo aver subito atroci torture ed essere stato costretto ad assistere alla macabra esposizione del cadavere del fratello e degli altri principali componenti del battaglione Corbari – Adriano Casadei, Silvio Corbari e Iris Versari – in piazza Saffi a Forlì.
Anche la città di Forlì ha voluto rendere omaggio a Tonino Spazzoli con una corona, deposta ieri, quando sono state appunto commemorate in piazza Saffi le figure dei patrioti Arturo Spazzoli, Adriano Casadei, Silvio Corbari e Iris Versari, anche loro insigniti della medaglia d’oro al valor militare, catturati da nazisti e fascisti a Ca’ Cornio, nelle colline di Modigliana e successivamente uccisi, il 18 agosto 1944. I loro corpi senza vita furono appesi ai lampioni di piazza Saffi.
“Ricordare i fratelli Spazzoli e il battaglione Corbari – dichiara il vicesindaco Fusignani – così come ricordare tutti gli uomini e le donne, i ragazzi e le ragazze, che hanno combattuto per la libertà e la democrazia è qualcosa che va ben oltre la ritualità di un gesto. Rendiamo doverosamente omaggio a queste figure negli anniversari delle loro morti – e per l’anno prossimo lavoreremo per realizzare una iniziativa congiunta con la città di Forlì – ma dobbiamo farlo ogni giorno, raccontando la loro storia nelle scuole, affinché non venga dimenticata, e con i nostri comportamenti, che devono essere degni del sacrificio che queste persone hanno fatto per la libertà di tutti noi, completando il sogno risorgimentale e consegnando agli italiani una nazione unita, libera e repubblicana”.