Sono 218 le domande ricevute dal Comune di Ravenna per l’assegnazione del Reddito di solidarietà, nel periodo dal 9 ottobre, quando sono stati aperti i termini per la presentazione, al 25 ottobre. E’ ancora possibile fare domanda (la Regione Emilia-Romagna al momento non ha indicato termini di scadenza).
Il dato è stato comunicato ieri dall’assessora alle Politiche sociali Valentina Morigi nel corso di un incontro con il Tavolo delle solidarietà in municipio al quale sono intervenuti rappresentanti di Cgil, cooperativa La Casa, Uil, Avvocati di Strada, Rompere il Silenzio, Caritas, Comitato cittadino antidroga, Città Meticcia, Cittadini del Pianeta, unità operativa dipendenze patologiche dell’Ausl, cooperativa Persone in Movimento e Auser.
“Abbiamo ritenuto molto importante – dichiara l’assessora Morigi – fare il punto con le realtà che compongono il Tavolo delle solidarietà, perché costituiscono per noi un importantissimo punto di riferimento, nel senso che sono in grado di intercettare con grande efficacia i possibili beneficiari.
Il numero di persone che hanno fatto finora domanda è piuttosto alto, ma si tratta di un elemento fisiologico nei primi giorni di apertura. Ipotizziamo che col tempo il numero dei richiedenti sia destinato a diminuire e anche per questo abbiamo sensibilizzato il Tavolo delle solidarietà, nell’ambito di una logica integrata in cui tutti dobbiamo essere ‘antenne’ sul territorio. E come sempre abbiamo ricevuto la massima disponibilità”.
Il Reddito di solidarietà può andare dagli 80 ai 400 euro al mese per i nuclei famigliari dell’Emilia-Romagna che si trovano in gravi difficoltà economiche: un aiuto che varia a seconda del numero dei componenti il nucleo e legato all’adesione a un progetto di inserimento lavorativo e di impegno sociale. E’ stato introdotto dalla Regione Emilia-Romagna ed è subordinandolo al possesso di due requisiti: il reddito Isee inferiore ai 3.000 euro e la residenza in regione da almeno 24 mesi. Contemporaneamente, però, il richiedente dovrà aderire ad un progetto personalizzato di attivazione sociale e inserimento lavorativo. Un percorso obbligatorio, da seguire per ottenere, e soprattutto mantenere, il contributo economico – erogato tramite carta prepagata.
MODALITÀ DI PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE
Si ricorda che le domande devono essere redatte sull’apposito modulo scaricabile dal sito del Comune di Ravenna – www.comune.ra.it (area tematica Bandi, concorsi ed espropri – sezione Bandi vari, link diretto http://bit.ly/domanda-res) o reperite in supporto cartaceo presso:
· Sportello Unico Polifunzionale, Via Berlinguer n. 68
· Sedi degli uffici decentrati (ex Circoscrizioni)
Dovranno essere presentate presso le medesime sedi sopra indicate.
Al modulo di domanda compilato in tutte le sue parti e sottoscritto personalmente dall’interessato dovrà essere allegata la seguente documentazione:
· copia del documento di identità del richiedente;
· copia del Permesso di Soggiorno in corso di validità
· copia del codice fiscale
· copia del libretto di eventuali autoveicoli o motoveicoli posseduti
Eventuali informazioni possono essere richieste al Comune di Ravenna tel. 0544-482111 o all’indirizzo mail: contributosia@comune.ravenna.it
Al momento della domanda, i richiedenti dichiarano i propri dati attraverso documenti ufficiali (ad esempio la dichiarazione Isee) o con l’autocertificazione. Per quanto riguarda i controlli, tutti i dati vengono verificati attraverso le banche dati in possesso dell’Inps o attraverso i dati dei Comuni.
Altre regole riguardano le condizioni di incompatibilità da parte del nucleo familiare per l’accesso alla misura: godimento della nuova prestazione di Assicurazione sociale per l’Impiego (NASpI), l’Assegno di disoccupazione (Asdi), o altro ammortizzatore sociale con riferimento agli strumenti di sostegno al reddito in caso di disoccupazione involontaria. È inoltre incompatibile la fruizione del Sia (Sostegno per l’inclusione attiva) da parte del nucleo familiare beneficiario. Nel caso in cui alcuni componenti il nucleo familiare usufruiscano di altri trattamenti economici, anche fiscalmente esenti, di natura previdenziale, assistenziale e indennitaria, per poter accedere al Res il valore massimo di tali trattamenti non potrà superare i 600 euro mensili.
Il reddito di solidarietà dura al massimo un anno; per poterne fare nuovamente richiesta, dovranno passare almeno 6 mesi.