07 Novembre 2017

Rotaie, vapore e velocità. La rivoluzione dei trasporti in Romagna: apre oggi la mostra fotografica e documentaria dedicata

“Rotaie, vapore, velocità. La rivoluzione dei trasporti in Romagna”, è il titolo della mostra che apre oggi e che sarà visitabile gratuitamente fino al 28 novembre nella sala espositiva di viale Berlinguer 11.
Il percorso storico fotografico e documentario, realizzato dall’associazione Classe Archeologia e Cultura, è legato alla nascita e allo sviluppo dei sistemi di trasporto su rotaia nel ravennate, che, nella seconda metà dell’Ottocento, rappresentarono una vera e propria rivoluzione.
Ravenna fu raggiunta da una diramazione della linea Bologna-Rimini nel 1863. Quasi vent’anni dopo, e precisamente nel 1881, furono avviati i lavori di costruzione della tratta ferroviaria Ravenna-Cervia. I treni iniziarono a circolare tra le due località dal 1° settembre 1884, mentre la Ferrara-Ravenna-Rimini fu completata solo nel 1889.
La linea subì gravi danni durante la Seconda guerra mondiale soprattutto a causa dei bombardamenti aerei delle squadriglie alleate.
I lavori di ripristino e ricostruzione dei ponti sulla Ferrara-Rimini si completarono nel 1949, mentre l’elettrificazione divenne operativa dall’estate del 1978 sulla Ravenna-Rimini e l’anno seguente sulla Ravenna-Ferrara.
La linea tramviaria Ravenn-Forli-Meldola fu attivata nel 1883 per migliorare il collegamento e i trasporti fra la città portuale e l’entroterra romagnolo. Legato alla nascita dello zuccherificio di Classe è l’impianto del 1900 del raccordo tramviario Ravenna-Classe, per il trasporto di personale, barbabietole e polpe. I binari del tram, posti sulle strade ordinarie, nel corso del tempo si rivelarono un ostacolo alla circolazione dei mezzi su gomma, che negli anni venti si era intensificata.
Le locomotive a vapore del tram sbuffarono sul Ponte Nuovo per un trentennio, fino alla definitiva sospensione del servizio che avvenne nel 1929.

Autori di questo doppio percorso narrativo, ferroviario e tramviario, sono Rossano Novelli, Fausto Stradaioli, Massimo Berti, Matteo Casadio, con la preziosa collaborazione di Gian Guido Turchi, profondo cultore e conoscitore del mondo ferroviario. Vanno inoltre segnalati i contributi documentari e fotografici gentilmente concessi dall’ Istituzione biblioteca Classense e da Elio Leoni, presidente del Gruppo Ferroviario Ferramatori, e la collaborazione dell’assessorato al Decentramento – Consiglio territoriale Ravenna Sud.
La mostra è visitabile dal lunedì al giovedì, dalle 9 alle 18 e il venerdì dalle 9 alle 13.
Per le scuole sono previste visite guidate gratuite in orari da concordare con l’Ufficio decentrato di via Berlinguer, al numero telefonico 0544 /482815.