Giovedì, 26 gennaio, alle 17 l’Istituzione Biblioteca Classense presenta alla sala Muratori il volume di Alda Pellegrinelli “Sul patrimonio artistico italiano tra la fine del Settecento e i primi dell’Ottocento” (L’Orto della Cultura, 2016). Nel libro l’autrice delinea la figura di Antonio Canova nella sua veste di Ispettore Generale delle Antichità e Belle Arti dello Stato della Chiesa. Quando la fortuna di Napoleone volgeva ormai al tramonto, lo scultore italiano fu infatti incaricato della missione di recupero delle opere d’arte trafugate dalle truppe francesi in forza del Trattato di Tolentino (19 febbraio 1797). Questo momento si colloca al centro dello studio condotto dall’autrice, che comprende anche una parte riguardante la legislazione di tutela messa a punto nello Stato pontificio, ed in particolare i due atti normativi che includono l’attività di Canova, ovvero il Chirografo Chiaramonti (1802) e l’Editto del Cardinale Pacca (1820).
Alda Pellegrinelli vive a Ravenna dove ha parte delle sue radici familiari. Per anni docente di Storia dell’arte presso il Liceo A. Canova di Treviso, ha pubblicato diversi saggi critici. Nel 2007 presenta La narrazione figurata di Bayeux e la tradizione classica (Leonardo), uno studio sul celebre Arazzo di Bayeux in cui sono narrate le vicende della conquista normanna d’Inghilterra. Nella sua produzione compaiono anche opere di narrativa e raccolte di poesie come Il pavone sotto l’uva (Editing Ed., 2006) e Pensieri poetici: amori, follie, illusioni, ferite (Editing Ed., 2008). Con l’Orto della Cultura pubblica nel 2013, il suo primo romanzo Paesaggio orientale e, nel 2015, la raccolta Di parole e d’amore. Fa parte dell’Associazione Italiana di Cultura Classica (Delegazione di Ravenna) e del Gruppo Scrittori Ferraresi (Ferrara).