Un 32enne, rumeno, in Italia senza fissa dimora, è stato arrestato giovedì dalla Polizia Municipale di Ravenna, in flagranza di reato mentre cercava di forzare il catenaccio di una bicicletta parcheggiata sotto il porticato di via Di Roma.

Nella circostanza l’uomo veniva notato armeggiare nei pressi del velocipede, nel tentativo di spezzare la catena che lo fissava.

Prontamente gli agenti sono intervenuti per bloccare l’illecito. In un primo momento il giovane tentava di giustificarsi riferendo che il mezzo era suo ma aveva dimenticato le chiavi; poco dopo però ammetteva di non essere il proprietario della bicicletta.

L’uomo, quindi, è stato accompagnato al comando per gli ulteriori accertamenti.

E’ tra l’altro emerso che si trattava della stessa persona denunciata, solo pochi giorni prima, per detenzione di strumenti atti ad offendere (nella fattispecie un paio di forbici da parrucchiere). Durante la perquisizione personale, gli agenti recuperavano all’interno del marsupio indossato dall’uomo, un paio di forbici lunghe circa una ventina di centimetri con lama di sette centimetri e cinque rasoi usa e getta.

Al termine delle operazioni di fotosegnalamento, il cittadino rumeno, che risulta gravato da numerosi precedenti di polizia, è stato tratto in arresto per il reato di tentato furto aggravato con violenza sulle cose e indagato per detenzione abusiva di oggetti atti ad offendere. Tutto il materiale in suo possesso nonché il velocipede sono stati sequestrati.

L’uomo è stato trattenuto in camera di sicurezza in attesa del processo che si è celebrato questa mattina per direttissima: arresto convalidato, condanna a 2 mesi di reclusione e 100 euro di multa, confisca della forbici. Inoltre all’uomo è stato notificato il foglio di via obbligatorio, emesso dall’Autorità di Pubblica Sicurezza, da Ravenna per 3 anni.