Ravenna celebra il 73° anniversario della Liberazione con una serie di appuntamenti in programma già a partire da sabato 21 aprile fino a venerdì 27.
Tra le principali novità si segnala lo spettacolo teatrale che si svolgerà il 25 aprile in piazza del Popolo. “L’è e su tèmp!” sarà portato in scena da un gruppo di 20 giovani attori, con la regia di Eugenio Sideri di Lady Godiva Teatro, che raccontano piccole storie che hanno fatto la grande storia. Democrazia, libertà, resistenza, Bulow e Zaccagnini saranno i protagonisti del loro raccontare. Campagna, pianura, collina, città, valle e pineta saranno i luoghi del loro agire.
Lo spettacolo, dal sottotitolo ‘Per ogni cosa c’è il suo momento, un tempo per la guerra e un tempo per la pace’ andrà in scena dopo la tradizionale cerimonia, in programma alle 11, di deposizione di corone alla lapide dei partigiani caduti per la liberazione dal nazifascismo, alla quale faranno seguito gli interventi di Michele de Pascale, sindaco e presidente della Provincia di Ravenna; Lisa Masetti, in rappresentanza dell’Anpi provinciale a cui seguirà l’esibizione della banda musicale cittadina. Sempre il 25 è prevista la “Pedalata della Liberazione”, ritrovo e iscrizioni alle 9,45 al Conad di via Galilei, che prevede durante il percorso la deposizione della corona presso il parco pubblico Reginald Barton Stratton a Classe per rendere omaggio al soldato inglese caduto durante la liberazione di Classe. All’interno della pineta verrà reso omaggio al cippo in memoria di Vito Silvagni e Umberto Fussi, due giovani partigiani caduti nella lotta di Resistenza.
Precede questo appuntamento, quello del 21 aprile dedicato a “Ravenna della memoria femminile” che vuole ricordare simbolicamente le 40 donne, giovani, anziane, bambine, fra le 80 vittime civili di due stragi naziste nel ravennate, alla fine del ‘44: il 14 novembre a Roncalceci e il 27 novembre a Madonna dell’Albero. Due i momenti: uno alle ore 11 nell’ex Chiesta di Santa Maria delle Croci, via Guaccimanni 5/7, con l’inaugurazione della Mostra “Non ti scordar di me, Fiori di carta per nomi di vita” a cura delle classi 1D e 2H del Liceo Artistico Nervi-Severini di Ravenna, ‘un delicato omaggio che recupera una memoria viva da una narrazione storica al maschile che a volte sembra fatta solo di carta’; l’altro alle ore 21 in piazza dell’Unità d’Italia, con la video proiezione mappata “Tornasole” di Loretta Merenda, presentata dal Gruppo ‘Ravenna della Memoria Femminile’ della Casa delle donne Ravenna, ‘ci mostra qualcosa che dall’ombra si volge verso il sole, a dispetto dell’oblio e di ogni convenzione, come la corolla del girasole’.
Tornasole, nato nell’ambito dell’Accademia delle Belle Arti di Ravenna, è realizzato con la collaborazione dell’Istituto Storico della Resistenza, dell’Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra, di Artificio Digitale e di Neo Visual Project di Andrea Bernabini.
Domenica 22 aprile, alle 10, nel giardino Don Mario Mazzotti a Porto Fuori le autorità, su iniziativa dell’Anpi provinciale, riconosceranno il valore dei partigiani Andrea Berardi, Angelo Fiorentini e Decimo Triossi, consegnando loro attestati di benemerenza.
Il programma proseguirà giovedì 26 aprile con la presentazione del libro “La democrazia delle donne. I Gruppi di Difesa della Donna nella costruzione della Repubblica (1943-1945)” di Laura Orlandini, alle 17,30 nella Sala Spadolini della biblioteca Oriani.L’iniziativa è promossa dall Udi, l’Istituto Storico della Resistenza di Ravenna e Forlì-Cesena, in collaborazione con la Rete Regionale e l’Associazione Nazionale degli Archivi dell’Udi, la Casa delle donne e la Fondazione Casa di Oriani. Interverranno Ouidad Bakkali, assessora alle Politiche di genere, Giuseppe Masetti, direttore dell’Istituto storico della resistenza, Rosangela Pesenti, presidente dell’Associazione nazionale archivi dell’Udi e l’autrice.
Ultimo appuntamento sarà la presentazione del volume sulle memoria di Pierina Zampar “Quindici mesi nei lager” a cura di Marco Serena, con la presenza di Beppe Masetti, nell’ambito della programmazione del Centro Relazioni Culturali. L’incontro si svolge presso la sala D’Attorre venerdì 27 aprile alle 18, in collaborazione con l’Istituto storico della Resistenza al quale la figlia della Zampar ha donato il diario scritto nei terribili momenti della deportazione. Il libro contiene le due versioni del suo memoriale, un ricco apparato fotografico e una più ampia documentazione sui luoghi e sui lager attraversati da Pierina nella sua drammatica esperienza, durata ben 15 mesi. Questo incontro conclude un ciclo che il CRC ha dedicato alla resistenza con la presentazione di saggi di storia locale e romanzi ambientati negli anni della Resistenza.