Sarà inaugurata venerdì 25 maggio alle 17.30, a Palazzo Rasponi e visitabile fino al 17 giugno, la mostra su “5 progetti” di Josè Ignacio Linazasoro, uno degli architetti più significativi della cultura architettonica internazionale.
La rassegna è presentata nell’ambito di “Mostre di architettura”, il progetto nato dalla collaborazione tra il dipartimento di Architettura dell’università di Bologna, l’Ordine degli architetti di Ravenna, l’assessorato alla Cultura del Comune.
La mostra, prodotta dal dipartimento di Architettura dell’università di Bologna, è a cura di Gino Malacarne, Filippo Pambianco, Alessandro Tognon. E’ realizzata con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Cesena e dei Servizi integrati d’area dell’università di Bologna.
José Ignacio Linazasoro sarà presente all’inaugurazione e introdurrà la mostra con lezione magistrale.
All’evento interverranno Elsa Signorino, assessore alla Cultura del Comune, Luca Frontali, presidente dell’Ordine degli Architetti della provincia di Ravenna, Gino Malacarne, curatore della mostra.
“Siamo davvero lieti di presentare – afferma l’assessora alla Cultura Elsa Signorino – una mostra di architettura che non è solo per addetti ai lavori ma è rivolta a tutti perché la costruzione ideale e poi reale di una città coinvolge l’intera cittadinanza. L’esposizione dei progetti di un architetto della tempra di Linazasoro non può che contribuire e fornire spunti e linguaggi alla formazione e alla crescita di una coscienza civica sensibile alla bellezza, all’armonia e alla coerenza delle costruzioni con le origini e la storia di una città e di un territorio”.
Nella mostra e nel relativo catalogo vengono presentati cinque progetti significativi, realizzati dall’architetto spagnolo: la Biblioteca centrale della UNED, il Centro Universitario Escuelas Pías, entrambe a Madrid, la chiesa di San Lorenzo a Valdemaqueda, la sistemazione della piazza della Cattedrale di Reims, il Centro Amministrativo e Congressi a Troyes, essendo stati realizzati in un arco temporale di oltre vent’anni, illustrano compiutamente il coerente percorso progettuale dell’autore.
Il lavoro progettuale di Linazasoro, il suo rigore logico e la trasmissibilità che i suoi progetti mostrano, avvalorano come l’insegnamento di principi condivisibili dell’architettura e la ricerca di un linguaggio personale possano concretamente sviluppare un’aspirazione ideale dell’agire progettuale necessaria per rispondere adeguatamente alle richieste che provengono dalla società civile.
La mostra, già ospitata nell’ex Chiesa dello Spirito Santo di Cesena e nel Museo della Città e del Territorio di Cori, intende rimarcare come la dimensione culturale, teorica e progettuale del lavoro di Linazasoro, trovi, sia nel realismo, sia nell’aspirazione formativa verso un’architettura civile un ulteriore tassello chiarificatore.
L’obiettivo degli organizzatori è quello di aprire la città all’architettura offrendo alla collettività – intesa come unione tra istituzioni e cittadini – la capacità di interloquire con una disciplina che troppo spesso si pensa destinata a una platea di esperti.
Educare all’architettura significa prima di tutto contribuire alla costruzione di una coscienza collettiva del rispetto del bene comune – la città, il paesaggio – ed aumentare la richiesta di una buona, se non eccellente, qualità dei manufatti e degli interventi di trasformazione della città e del territorio al fine ottenere le migliori condizioni di vita.
La partecipazione nel giorno dell’inaugurazione darà diritto all’acquisizione di 2+1 crediti formativi professionali.
La mostra è visitabile dal martedì al venerdì, dalle 15 alle 18 e al sabato, domenica e festivi, dalle 11 alle 18.
José Ignacio Linazasoro
Architetto e professore Ordinario di Progettazione alla Facoltà di Architettura di Madrid, è considerato una delle figure di riferimento dell’architettura spagnola degli ultimi decenni. Il suo lavoro, pubblicato in Europa, America e Giappone, forma parte della recente storia dell’architettura iberica.
Fra le sue opere: l’edificio residenziale a Mendigorría (Navarra), il restauro della chiesa di Santa Cruz de Medina de Rioseco (Valladolid) più recentemente la biblioteca della UNED (Madrid), la Facoltà di Psicologia della UNED (Madrid), il Convento di Santa Teresa (San Sebastián) e l’Ospedale del Rey (Melilla); questi progetti sono stati oggetto di numerosi riconoscimenti, premi e pubblicazioni.
Fra gli ultimi edifici realizzati risaltano la chiesa parrocchiale di Valdemaqueda (Madrid), un ambizioso progetto architettonico e urbanistico nel quartiere di Lavapiés che include un parcheggio, una piazza, una biblioteca e aule universitarie, la nuova Facoltà di Ingegneria di Bilbao, un edificio residenziale a Baracaldo (Vizcaya), il progetto di pedonalizzazione dell’intorno della Cattedrale di Reims e il Campus Universitario di Segovia (in collaborazione con l’architetto Ricardo Sánchez González).
Attualmente sta costruendo l’Auditorium e l’edificio Comunale di Aube, in Francia (in collaborazione con lo studio Thienot-Ballan-Zulaica) e il progetto della piazza degli Amanti a Teruel. Recentemente gli è stato assegnato il premio Piranesi Prix de Rome 2014 alla carriera professionale.