La Polizia municipale di Ravenna ha arrestato lunedì, per minaccia e resistenza a pubblico ufficiale, un 26enne con diversi precedenti penali.
In particolare gli agenti, transitando in via Carducci, hanno notato, nei pressi dell’Isola San Giovanni, un gruppo di persone discutere animatamente e hanno deciso di effettuare controlli. Tra i presenti è stato riconosciuto un ricercato per la notifica di un provvedimento di revoca degli arresti domiciliari, emesso dal Tribunale di Castrovillari. L’uomo, invitato presso il comando per gli adempimenti del caso, improvvisamente, ha iniziato ad inveire contro la pattuglia, con fare provocatorio e pesanti minacce, cercando di divincolarsi ed allontanarsi.
L’atteggiamento è proseguito anche all’interno degli uffici di polizia giudiziaria dove il giovane, italiano, senza fissa dimora, in preda ad un forte stato di agitazione, probabilmente dovuto all’assunzione di sostanze stupefacenti, ha continuato ad insultare ed offendere, senza fermarsi nemmeno di fronte al tentativo dello stesso comandante del corpo, prontamente intervenuto per sedare gli animi e riportare la calma.
Nel corso delle verifiche è emerso, tra l’altro, che il fratello del 26enne, anch’egli accompagnato negli uffici, era in possesso delle chiavi di un ciclomotore risultato oggetto di furto, rubato lo scorso 25 luglio, poi recuperato e restituito al legittimo proprietario.
Inoltre, nella disponibilità di entrambi, gli agenti hanno trovato 14 dosi di “polvere bianca”, in apparenza cocaina, ma risultata negativa ai test chimici finora effettuati. Denunciati entrambi, questa mattina, il più violento dei due è comparso davanti al Giudice del Tribunale di Ravenna il quale, dopo aver convalidato l’arresto, concedendo i termini a difesa, ha disposto, in attesa del processo, il divieto di dimora nei comuni della provincia di Ravenna.
07 Agosto 2018