Il 21 giugno, giorno del solstizio d’estate, è tempo di “Ascoltare bellezza”, il progetto che si propone di accogliere ogni solstizio o equinozio omaggiando la natura attraverso l’arte, espressione alta della creatività umana.
Pertanto giovedì, alle 19, nella sala del mosaico della biblioteca Classense, in via Baccarini 3, Giovanni Frangi presenterà Gilbert, un grande dipinto su tela di cm 350×400 creato nell’ambito della rassegna.
Durante il momento inaugurale delle 19, l’attore ravennate Franco Costantini interpreterà per il pubblico alcune pagine scelte dallo stesso Frangi e scritte da Aurelio Picca per il poema contemporaneo Ninja.
L’iniziativa è promossa dall’assessorato alla Cultura e Istituzione biblioteca Classense.
L’opera Gilbert rimarrà esposta fino al 21 agosto e potrà essere visitata fino al 15 luglio, domenica e feriali, dalle 14 alle 18; dal 15 luglio all’11 agosto, dal lunedì al sabato, dalle 9 alle 14 (chiuso la domenica e i festivi); un ultimo giorno d’apertura sarà il 21 agosto, dopo la chiusura estiva della biblioteca dal 12 al 19 agosto. L’ingresso è libero.
A salutare artisticamente la primavera è stata Daniela Alfarano, l’autunno verrà invece omaggiato dall’artista Luca Pignatelli.
Chi è l’artista
Giovanni Frangi è nato nel 1959 a Milano, dove tuttora vive e lavora. Presente in numerose esposizioni in Italia e all’estero, il suo lavoro è stato seguito da critici autorevoli come Achille Bonito Oliva e Giovanni Testori. Nel 1996, alla XII Quadriennale di Roma, vince il premio della Camera dei Deputati, che consiste in una mostra allestita l’anno successivo nella sala del Cenacolo a Montecitorio. Nel 2009, per l’Oratorio di San Lupo a Bergamo realizza l’installazione MT 2425, mentre nel 2010 espone al museo MART di Rovereto una grande opera singola ispirata ai giardini pubblici di Milano. A Bergamo, presso il Credito Bergamasco, costruisce Divina – Wallpaper , ovvero dodici dipinti con piccole foglie che rivestono una stanza come carta da parati e sul pavimento un tappeto di foglie vere.
Le opere di Giovanni Frangi sono oggi protagoniste di numero esposizioni italiane ed estere, destando l’interesse degli storici e critici dell’arte italiani più importanti.