L’edizione 2018 delle Conversazioni Dantesche, progetto realizzato dal Centro Relazioni Culturali del Comune di Ravenna in collaborazione con il Dipartimento di Beni Culturali dell’Università di Bologna, a cura di Sebastiana Nobili e Luigi Canetti, è dedicata ad una riflessione sugli ornamenti, che nella Commedia spesso costituiscono il segno connotativo di una bellezza che trascende il visibile.
Il terzo dei quattro appuntamenti in calendario è per domani, martedì 23 ottobre, alle 17.30 alla sala Dantesca della Biblioteca Classense (via Baccarini 3) con una riflessione sulla funzione dell’ornamento nella letteratura contemporanea e nel cinema, fra Sebastiana Nobili, coordinatrice del corso di laurea in Beni Culturali dell’Università di Bologna, italianista ben nota al pubblico ravennate per la piacevolezza del suo conversare colto e brillante – capace di sconfinamenti affascinanti che dai territori trecenteschi la portano spesso al teatro contemporaneo – e Silvia Acocella, contemporaneista dell’Università Federico II di Napoli con una spiccata predilezione per la narrazione cinematografica. Il comune amore per Pirandello, a cui le due studiose hanno dedicato importanti lavori, e la capacità di tenere insieme i diversi linguaggi della contemporaneità, daranno la misura dello sconfinato percorso dell’idea di bellezza, così come espressa nelle azioni volte ad aumentarla, che dalle terzine dantesche è approdata al cuore della riflessione sull’uomo nelle sue relazioni con il mondo, dalla maschera rituale alla maschera pirandelliana, senza dimenticare l’artificio cinematografico.
Prossimo ed ultimo appuntamento: martedì 30 ottobre alle 17.30 alla sala Dantesca della Biblioteca Classense con Gian Luca Tusini e Francesco Benelli.
22 Ottobre 2018