Le donne vittime di violenza, che vengono accolte nelle case rifugio, affrontano un percorso che ha l’obiettivo di portarle verso la ricostruzione della propria vita. Ciò vuol dire non solo riacquistare fiducia in se stesse, ma cercare di elaborare il proprio futuro. Il progetto Autonomia abitativa per le donne vittime di violenza, ideato dall’assessorato alle Politiche di genere, intende accompagnarle in questo processo di cambiamento.
La giunta, su proposta dell’assessora Ouidad Bakkali, ha approvato il progetto denominato A.D.A (Autonomia donne abitativa) che prevede l’investimento di 56.160 euro, ottenuti grazie al bando della Regione Emilia-Romagna che sta investendo importanti risorse sulle politiche a contrasto della violenza di genere.
Grazie a queste risorse verrà formata un’equipe composta da un operatore dei servizi sociali, uno dei servizi educativi e uno dell’associazione Linea Rosa Onlus che, con l’eventuale coinvolgimento di altri servizi, ad esempio Ausl, Centro per l’impiego, Acer, ecc., prenderanno in carico le donne vittime di violenza in situazione di disagio abitativo, sole o con figli, per costruire un percorso di autonomia articolato. I contributi saranno utilizzati per sostenere il percorso di autonomia al suo avvio, nel momento in cui le difficoltà e gli oneri sono maggiori; sarà quindi possibile redigere con le donne un progetto di autonomia abitativa attraverso l’acquisto di arredi, il pagamento di caparre o alcune mensilità di affitto.
“Questo progetto – afferma l’assessora Bakkali – si pone l’obiettivo di offrire alle donne vittima di violenza, che hanno scelto di iniziare un percorso di rinascita per se stesse e per i propri figli, un’opportunità di indipendenza e autodeterminazione. Questo è un aiuto tangibile perché si sentano nuovamente capaci di essere protagoniste attive della propria vita.
Questo progetto, per il quale ringrazio la Regione Emilia-Romagna è una risposta concreta a questo fenomeno contro il quale la retorica non è più sufficiente. Al fianco dell’immenso lavoro fatto da Linea Rosa nella gestione del nostro Centro Anti violenza vanno strutturate politiche che permettano l’autosufficienza di queste donne per un’uscita definitiva dalla violenza”.
La delibera indica anche i criteri operativi per l’individuazione delle beneficiarie: stato di avanzamento del progetto in uscita dalla violenza, ovvero donne che abbiano già intrapreso azioni concrete nel percorso di uscita dalla violenza; possibilità di sostenere in futuro le spese ordinarie per la gestione di un alloggio; disponibilità a vivere in contesti di cohousing; disponibilità di risorse personali ed emotive appropriate per affrontare il percorso di autonomia; disponibilità ad aderire al percorso di autonomia.