Filippo Tonni, in arte Mozone e Jacopo Ghisoni, in arte Luogo comune, sono i due street artist che hanno vinto la public call promossa dall’assessorato alle Politiche giovanili del Comune e dall’associazione Strativari, realizzando due murales per la Club house dell’associazione Rugby Briganti di Librino, un quartiere popolare della città di Catania.
La public call è stata bandita per raccogliere l’appello lanciato da I Briganti di Librino, un’associazione che attraverso lo sport aggrega i più giovani che vivono in situazioni di emarginazione sociale e in contesti a rischio di criminalità organizzata, vittima di un gravissimo gesto di intimidazione di stampo mafioso. Un incendio doloso, nel mese di gennaio, era stato infatti appiccato alla sede dei Briganti, la Librineria, e aveva distrutto trofei, cucina, attrezzature e tutto quello che l’associazione era riuscita a costruire in dieci anni di attività.
Il tema, a libera interpretazione dell’artista, riguardava il rugby e l’antirazzismo.
La call si è chiusa il 10 giugno e ha registrato l’interesse e la partecipazione di artisti locali e non.
La giuria, che si è riunita il giorno successivo, composta da tre membri rappresentanti l’associazione Rugby Briganti, il Comune di Ravenna e l’associazione Strativari ha decretato, attraverso l’esame dei bozzetti, i due vincitori che, recatisi a Catania, hanno realizzato le due opere riqualificando due pareti della club house del centro sportivo.
Gli street artist sono stati accompagnati da Federico Bocchini dell’associazione Strativari, che ha seguito e documentato fotograficamente la realizzazione dei due murales.
“Ringrazio vivamente – afferma l’assessora alle Politiche giovanili Valentina Morigi – tutti i partecipanti al bando per la loro candidatura, la solidarietà manifestata e l’impegno profuso. La collaborazione tra i diversi soggetti impegnati testimonia la solidarietà e la condivisione di valori che da sempre vedono impegnato questo assessorato e il Comune di Ravenna. E’ significativo come l’arte e la creatività giovanile possano costituire un tramite forte e particolarmente innovativo attraverso cui condividere valori e temi alla base della convivenza civile ed etica delle persone, a Ravenna come a Catania”.