Giovedì 14 giugno si terrà l’ European maritime day 2018, una giornata per conoscere, vivere e proteggere l’alto Adriatico attraverso percorsi di formazione e comunicazione educativa sul suo ecosistema.
L’evento è promosso dal Comune e dal multiCentro Ceas educazione ambiente sostenibilità Ravenna Agenda 21 con il Polo Adriatico, la Regione Emilia-Romagna, l’Arpae, in compartecipazione con Cestha (centro sperimentale per la tutela degli habitat) e la collaborazione di alcune associazioni locali.
Il programma prevede il ritrovo dalle 10 alle 16.30 nel Marlin beach, sul lungomare Colombo 161, a Punta Marina Terme, dove si potrà partecipare alle attività di Citizen’s science sul tema “Mappa la tua spiaggia”, a cura di Cnr Ismar (Istituto di scienze marine del CNR) di Bologna.
Nel corso della mattinata si potrà assistere alla liberazione di specie giovanili di seppia recuperate e riabilitate all’interno del centro ricerche del Cestha.
Alle 18.30, nella sala d’Aste del mercato del pesce di Marina di Ravenna, in via Molo Dalmazia, 49, si svolgerà il convegno “Un mare a prova di sostenibilità”, il cui ingresso è libero e aperto al pubblico.
Dopo il saluto delle autorità si terranno le relazioni sui temi “Conoscere, vivere, proteggere l’alto Adriatico”, a cura di Ceas Agenda 21 e Ceas Polo Adriatico; “Studi e ricerche per una pesca sostenibile”, a cura del dipartimento di Biologia marina dell’università di Bologna; saranno quindi presentati i progetti pilota per la salvaguardia del mare Adriatico sviluppati dal centro ricerche Cestha e un focus sulla “Cozza di Marina di Ravenna” a cura della cooperativa La romagnola.
Le conclusioni sono affidate a Giacomo Costantini, assessore al Turismo e smart city.
A partire dalle 19.30, nel bacino pescherecci, seguirà l’aperitivo sostenibile “Il mare nel piatto”, a base della cozza selvatica di Marina e con prodotti locali a miglio o preparati dai pescatori della marineria locale.
L’iniziativa rientra nel progetto Conoscere, vivere proteggere l’Alto Adriatico presentato dal Ceas Polo Adriatico in partnership con i Ceas del Comune di Ravenna e del Parco del delta in collaborazione con i Ceas dei Comuni di Rimini, Cesena e della Romagna faentina ed è finanziato con il bando Infeas 2017 – Agenzia regionale prevenzione ambiente energia della Regione Emilia- Romagna.
Qualche informazione sul progetto
Le problematiche che affliggono il bacino Adriatico, ma in generale tutto il sistema mare, riguardano il sempre maggiore impatto antropico su questo delicato ecosistema, da cui dipende buona parte dell’economia della Regione Emilia-Romagna.
Per questo motivo è fondamentale intervenire per sensibilizzare chi vive sul territorio e del territorio ma anche chi ne fruisce a scopo ricreativo (cittadini, attività produttive, enti e istituzioni, turisti), diffondendo in primis conoscenza e informazioni sulla biodiversità, sugli equilibri delicati degli ecosistemi, sui servizi fondamentali che questi forniscono all’uomo, sulla necessità di tutela e conservazione delle risorse naturali, anche e soprattutto in un territorio, come quello coinvolto dal progetto (area del Delta del Po), che è stato recentemente riconosciuto dall’Unesco “riserva della biosfera” (MAB), ovvero un’area in cui, attraverso un’appropriata gestione del territorio, si associa la conservazione dell’ecosistema e della sua biodiversità con l’utilizzo sostenibile delle risorse naturali a beneficio della comunità.
Il progetto può contribuire a diffondere buone pratiche di salvaguardia e sostenibilità attraverso momenti di confronto e risponde alla necessità sempre più pressante di far conoscere a tutti i target coinvolti le ricchezze dell’ecosistema marino – costiero e di approfondire le problematiche legate a una gestione integrata delle zone costiere tra le categorie economiche che vivono e lavorano in tali zone e le istituzioni che a vari livelli devono governare il territorio. In questo modo sarà possibile promuovere e diffondere una responsabilità collettiva anche tra i cittadini, i turisti e le scuole rispetto alla protezione e alla conservazione del sistema dell’alto Adriatico.
Il ruolo dei CEAS coinvolti è dunque fondamentale per veicolare le tematiche descritte in maniera rigorosa e allo stesso tempo coinvolgente ed emozionale.
12 Giugno 2018