22 Ottobre 2018

Il vicesindaco sulle recenti operazioni compiute sotto la direzione della Prefettura e della Procura della Repubblica

“Desidero complimentarmi pubblicamente – dichiara il vicesindaco Eugenio Fusignani – col Questore, dottor Eugenio Rosario Russo, e col Comandante provinciale dell’Arma dei Carabinieri, colonnello Roberto De Cinti, per le brillanti operazioni recentemente portate a compimento sotto la sempre attenta direzione della Prefettura e della Procura della Repubblica.
La notizia dell’avvenuta espulsione di un 42enne marocchino, per motivi di pericolosità sociale, e quella del fermo del presunto assassino del pizzaiolo pugliese, sono l’ulteriore conferma di come a Ravenna “l’amministrazione della pubblica sicurezza” sia particolarmente efficace ed efficiente.
In particolare l’operazione, condotta dagli uomini e dalle donne della DIGOS, è la prova di come il nostro territorio sia sempre debitamente controllato, con particolare attenzione al contrasto e alla prevenzione di fenomeni legati al rischio radicalizzazione. Pur consapevole che Ravenna non è avulsa dal contesto che coinvolge tutte le realtà del Paese, ho la certezza che il proficuo lavoro delle forze dell’ordine rappresenta una garanzia che accresce la tutela del territorio e il senso di sicurezza dei cittadini.
Il tutto agevolato dal rapporto di collaborazione fra istituzioni che, a partire da Procura della Repubblica e Prefettura, rappresenta un motivo di maggior efficienza nelle risposte alla sempre presente domanda di sicurezza. Con la quarta individuazione in questo comune, di persone legate a fenomeni di radicalizzazione, voglio sottolineare la particolare efficienza del lavoro di intelligence che la DIGOS svolge a Ravenna e nel territorio. Un lavoro che, nel rispetto delle diverse funzioni che l’attuale legislazione le riconosce, vede il contributo a supporto anche della nostra Polizia Locale, la quale è e vuole essere sempre più partecipe del sistema.
Per questo rinnovo la disponibilità alla più ampia collaborazione a tutte le operazioni di ordine e sicurezza pubblica, nella consapevole certezza che Ravenna non è la capitale dei “foreign fighters” ma solo e unicamente quella delle buone pratiche investigative e di forze dell’ordine particolarmente preparate ed efficienti”.