Il Presidente della Provincia con l’atto n. 132 del 27.11.2017 non ha sancito alcun cambio di destinazione, come riportato, ma ha avviato il percorso di adeguamento del Piano territoriale Provinciale al Piano di Gestione Rifiuti Regionale approvato dall’Assemblea legislativa il 13.05.2016.
L’atto è stato pubblicato all’albo pretorio della Provincia dal 21.11.2017 al 12.12.2017, pertanto non risponde al vero quanto riportato dallo stesso articolo.
L’atto di approvazione ha quindi riguardato il Documento preliminare, art. 27bis L.R. 20/2000, che costituisce il primo passaggio dell’iter che porterà all’adeguamento del PTCP al Piano Regionale. In forza di questo passaggio la Provincia ha attivato la consultazione degli Enti e a breve potrà arrivare all’adozione e successivamente all’approvazione, tutte fasi assolutamente trasparenti, in sede di pubblicazione tutti i cittadini avranno la possibilità di fare osservazioni. Qundi nessun ritardo nell’adozione ma solo il rispetto per i tempi di consultazione dei soggetti competenti.
La variante al PTCP avviata con quest’atto non prevede alcun cambio di destinazione d’uso delle aree, ma registra i vincoli e le destinazioni urbanistiche che interessano il territorio, classificando le aree come “idonee”, “non idonee alla localizzazione di impianti di trattamento rifiuti” o ad “ammissibilità condizionata”.
Il PTCP per sua natura non può cambiare destinazione d’uso alle aree, in questo caso registra quanto indicato da altri strumenti.
Nel caso delle aree poste a nord di Porto Fuori, la tavola del Documento Preliminare faceva riferimento al Progetto preliminare dell’ Hub Portuale, oltre agli altri vincoli che interessano quelle aree.
Il Progetto definitivo dell’ Hub Portuale, avvenuta in data 28.02.2018 e quindi successiva all’atto del Presidente, ha stralciato le aree di logistica 3 e 4. Pertanto la variante che verrà adottata riporterà per quei terreni la destinazione di PSC: ambito agricolo, oltre ovviamente ai vincoli territoriali già presenti. Compete alla pianificazione comunale, nel rispetto delle leggi e della pianificazione sovraordinata, la destinazione di quelle aree.
Rispetto alla contestazione sulla valutazione ambientale, occorre precisare che in sede di adozione verrà prodotto il Documento di Valsat, fermo restando che per il “principio di non duplicazione delle valutazioni”, e visto che la variante ha come scopo il mero adeguamento al Piano regionale che è già stato oggetto di valutazione così come i Piani a cui si fa riferimento, il documento dovrà dar conto esclusivamente di quanto non sia già stato precedentemente valutato.