15 Maggio 2018

Incontri del Centro Relazioni Culturali: venerdì 18 maggio Marina Zoppello presenta il volume: Nessuno è somaro, edizioni Il Mulino

Al Centro Relazioni Culturali, in occasione dell’incontro di venerdì 18 maggio alle 18, viene proposto un approfondimento sui disturbi dell’apprendimento, grazie ad un volume dal titolo emblematico Nessuno è somaro, scritto a quattro mani da Marina Zoppello e Giacomo Stella.
Sarà presente all’incontro anche l’AID – Associazione italiana dislessia – sezione di Ravenna, rappresentata dalla presidente Giorgia Zappaterra. Il volume approfondisce un percorso tracciato dal lavoro del docente Stella che in Dislessia propone una trattazione specifica di un disturbo molto diffuso. La dislessia è una sindrome clinica che ostacola il normale processo di interpretazione dei segni grafici, e che affligge, in diversa misura, circa il 3% della popolazione italiana. Il libro spiega che cos’è, come si manifesta e soprattutto come si affronta: genitori, insegnanti, logopedisti possono, con un corretto approccio educativo e un efficace intervento riabilitativo, contribuire al recupero di questa disabilità.
Marina Zoppello, psicologa e psicoterapeuta, ha lavorato per molti anni presso l’Istituto Neurologico Nazionale Mondino di Pavia, dove si è occupata di neuropsicologia dell’età evolutiva. Collabora con la rete nazionale SOS Dislessia.
Nessuno è somaro è un lavoro che tiene insieme diversi approcci di studio, guardando ai disturbi dell’apprendimento in prospettiva di sistema. Anche se per parlare di tali problematiche si fa ricorso a tante sigle (a indicare dislessia, discalculia, disturbo di attenzione), i ragazzi con disturbi di apprendimento sono considerati nel giudizio comune dei «somari», cioè – stando al dizionario – alunni «di scarsa intelligenza e capacità che non traggono profitto dagli studi». Una visione ottusa e improduttiva che genera sofferenza e ostacola la vita stessa di molte persone e famiglie. Il libro parte da storie toccanti, vissute e raccontate da mamme, padri, nonni, oppure dagli stessi studenti diventati adulti, o ancora dagli insegnanti che non hanno allontanato il problema, ma lo hanno affrontato seriamente. Su questo terreno, fatto di esperienze di disagio, di incomprensioni, ma anche di vicende a lieto fine, gli autori hanno fondato il loro progetto appassionante e coraggioso: pensare la scuola come un luogo in cui nessuno resti indietro, una istituzione rinnovata che, grazie a più aggiornati e flessibili modelli didattici e pedagogici, faccia crescere davvero tutti, diventando anzi il posto migliore in cui crescere.

Prossimo incontro: venerdì 25 maggio “Speciale Dante per tutti”: Nicolò Maldina In pro del mondo. Salerno Editore