Venerdì 23 alle 18 nella sala D’Attorre di via Ponte Marino, per la rassegna Speciale Dante per tutti, Sebastiana Nobili presenterà La consolazione della letteratura. Un itinerario fra Dante e Boccaccio per le edizioni Longo. Si tratta di uno studio davvero straordinario che presenta prospettive di ricerca di assoluto interesse sui grandi protagonisti della letteratura italiana tra Duecento e Trecento, su tutti Dante e Boccaccio. La docente, tanto amata dal pubblico ravennate per la sua straordinaria capacità di rendere alla portata di tutti i grandi temi della letteratura, sarà presentata da Alfredo Cottignoli, decano dell’italianistica protagonista di tanti importanti interventi su Dante.
La stesura del capolavoro, sia per Dante sia per Boccaccio, nasce da un trauma: l’esilio nel primo caso, la peste nel secondo. Entrambi cercano nella scrittura una forma di riparazione e, nel segno del comune maestro Boezio, attingono al potere consolatorio della parola che nasce dalla privazione e dal lutto. Per questo, nei due grandi autori del nostro Trecento il motivo delle lacrime si rivela decisivo, a partire dalle grandi allegorie della Commedia come il Veglio di Creta e il gigante Lucifero, per passare poi, attraverso la condanna della guerra e delle sue conseguenze dolorose, al tema – evidentemente correlato – della sofferenza dei giusti, siano essi i limbicoli all’Inferno o, nel Decameron, i magnanimi della tragica quarta giornata. Il confronto con gli storiografi – Salimbene per Dante, i cronisti della peste per Boccaccio – si rivela decisivo per comprendere il rapporto dei due scrittori con la storia e con gli eventi drammatici che hanno innescato il processo consolatorio attraverso la scrittura. Insomma fare i conti con la storia, con quella del tempo in cui si vive o con la propria è questione decisiva per ogni scrittore e di conseguenza per ogni lettore.
Prossimo appuntamento venerdì 30 marzo Giorgio Bartolini, Una vita per il calcio, edizioni Geo. Partecipa Gian Antonio Mingozzi.