Supportare e promuovere la nascita di imprenditorialità creativa in uno specifico ambito urbano al fine di trasformarlo in un quartiere creativo è la sfida alla quale stanno lavorando, insieme, 9 città europee nell’ambito del progetto Creative Spirits finanziato nella cornice del programma europeo URBACT III. Ravenna, una delle 9, ha scelto di lavorare sulla Darsena di città e, data la finalità, il riferimento comunale è l’Assessorato Urbanistica, Edilizia privata, Rigenerazione urbana. Il protagonista dei processi locali è l’URBACT Local Group, i cui incontri vengono raccontanti da una voce narrante: Giulia Gulminelli di FEEM, che partecipa al processo in rappresentanza della Fondazione. Attraverso brevi pillole narrative, la voce dell’ULG cerca di restituire a tutta la cittadinanza i contenuti e le opportunità condivise e create durante le riunioni. Le puntate sono reperibili all’URL: http://rup.comune.ra.it/Darsena-RIUSI/CREATIVE-SPIRITS/IlProgetto-CREATIVE-SPIRITS o sulla pagina FB del progetto. Oggi il racconto narra l’ULG meeting numero 2 voltosi presso Akamì.
Ore 15:00. Arrivo puntuale all’appuntamento e fin da subito mi sento come a casa, forse a causa del luogo stretto e accogliente (Akamì appunto, che in dialetto romagnolo suona come “a casa mia”). Saveria ci spiega velocemente le attività del pomeriggio e ci mettiamo subito al lavoro. Tre lavagne, tre gruppi, penne e pennarelli: a maggio Ravenna ospiterà le delegazioni delle altre città, e per quella data dobbiamo organizzare gli incontri tra i partner e il Walkshop in Darsena. Per gli incontri indichiamo enti e relativi argomenti di discussione; per il Walkshop c’è da decidere luogo da visitare, orario, narratore, argomento ed eventuale link extra-Darsena. Nel mio gruppo tutti avanziamo idee e proposte. Decidiamo di scriverle su post-it che attacchiamo stretti stretti in lavagna. Facciamo qualche minuto di pausa poi ci confrontiamo con gli altri. Innovazione, creatività, reti e avvio d’impresa; processi partecipativi nella definizione di strategie di trasformazione urbana; scouting e creatività giovanile; mercato dell’arte contemporanea, modalità di promozione di artisti e galleristi sono solo alcuni dei temi per gli incontri tra i partner. I luoghi della Darsena da visitare, dal sottopassaggio all’Almagià, fino al tiro segno e oltre, sono tanti, e tante sono le narrazioni che li accompagnano. C’è chi ipotizza: perché non organizziamo un Cycleshop anzichè un Walkshop? La passeggiata sulla Darsena, se la si fa tutta, crea un ellisse: è l’orbita di un quartiere in via di evoluzione.
30 Marzo 2018