“Il Museo d’arte della città – dichiara l’assessora alla Cultura Elsa Signorino – è un’istituzione vitale, chiamata a svolgere una funzione strategica e molteplice che si esplica non solo con la messa in valore delle sue collezioni, ma altresì nella sperimentazione di progetti innovativi (come il progetto europeo per l’accesso ai siti Unesco da parte di persone diversamente abili), di attività di studio e ricerca connessi all’avvio, sempre in ambito europeo, di un laboratorio per l’inclusione digitale connesso alla sperimentazione di app innovative nel settore del turismo.
Tra i nostri obiettivi vi sono infatti la crescita culturale e la coesione sociale della città attraverso il rilancio di un museo che guarda al futuro esaltando le collezioni, realizzando lavori di restauro, ponendo particolare cura agli allestimenti, effettuando ricerca e sperimentazione, coltivando la didattica.
Il 2018 sarà un anno intenso, contrassegnato dal completamento dei lavori della galleria del Guidarello, che riaprirà al pubblico nel prossimo mese di aprile, con un nuovo, suggestivo riallestimento.
Il programma degli eventi espositivi sarà di grande interesse: alcuni sono già in corso come la mostra Licalbe Steiner – alle origini della grafica italiana, sul percorso umano e artistico di due grandi intellettuali, Lica e Albe Steiner, vittime del nazismo e protagonisti della rinascita culturale del Paese.
In primavera aprirà la mostra di Alex Majoli, un fotografo ravennate pluripremiato e di livello ormai internazionale, che inaugura il ritorno in città di un filone legato alla fotografia d’autore.
La mostra di Majoli, una retrospettiva della produzione del fotoreporter dalla metà degli anni Ottanta ad oggi, in anteprima nella nostra città, si sposterà poi a Parigi.
La mostra “War is Over? Arte e conflitti tra mito e contemporaneità” in programmazione per l’autunno, sarà un’esposizione di assoluto livello, dedicata al tema della guerra, che occuperà l’intera area del Museo, fortemente evocativa nell’occasione della ricorrenza dei cento anni dalla conclusione della prima guerra mondiale. Una mostra di grande portata innovativa da più punti di vista: la messa in valore del patrimonio, in particolare del monumento funebre a Guidarello Guidarelli, anche per il tramite di un allestimento caratterizzato dall’uso artistico delle nuove tecnologie, ed ancora per il suo svolgimento in autunno, con lo sguardo rivolto alla possibilità di accrescere le attrattive della città in un periodo di flussi turistici contenuti. Un progetto che si ricollega ad una più ricca offerta della stagione, caratterizzata dalla Trilogia d’Autunno di Ravenna Manifestazioni, dalla programmazione degli eventi danteschi, dall’inaugurazione del Museo di Classe, unitamente a una programmazione enogastronomica di qualità.
Ravenna è una città che per la sua storia e tradizione non può puntare su un unico, sia pure grandioso ed eclatante, evento espositivo offrendo un ventaglio di proposte culturali e artistiche varie, diffuse. Il Mar, che amiamo molto e al quale stiamo rivolgendo le nostre migliori energie, è destinato a svolgere un ruolo sempre più incisivo e i cui esiti non sono verificabili solo in cifre e dati quanto anche nella capacità di contribuire allo sviluppo e alla crescita culturale della città e all’affermazione dell’idea che fare arte non sia una tappa ma un costante e ricercato percorso”.
15 Marzo 2018