Promuovere una maggior consapevolezza sulla cittadinanza europea, in particolare presso le giovani generazioni e per creare un meccanismo di coordinamento e collaborazione territoriale con enti e soggetti che a vario titolo si occupano di politiche europee e di Europa, per rendere più efficaci, lavorando insieme, gli sforzi che ciascuno già fa in questa direzione.
Sono questi gli obiettivi del progetto EuRoPe, promosso dal Comune di Ravenna insieme con numerosissime altre realtà e sostenuto da un contributo della Regione Emilia – Romagna, che entra nel vivo in questi giorni.
Un calendario di incontri comporrà un percorso di avvicinamento all’appuntamento elettorale europeo del 2019, partendo dalla conoscenza delle radici di pensiero del progetto europeo, delle tappe dell’integrazione, dei grandi temi dell’attualità. Si partirà dalla co-progettazione del percorso con associazioni e giovani e dalla sua promozione. Da dicembre a marzo si alterneranno laboratori per ragazzi con conferenze e dibattiti rivolti a tutti. L’ampia partecipazione di diversi soggetti sta consentendo di co-progettare un percorso di avvicinamento ai temi europei di alto livello, molto denso e articolato.
“Questo progetto – spiega l’assessora alle Politiche europee Ouidad Bakkali – sarà complementare ad una intensa attività con le scuole che segue un suo percorso parallelo. Il lavoro di coordinamento avviato con il progetto EuRoPe ci permetterà di arrivare al 9 Maggio 2019, Giornata dell’Europa, con un programma ricco e variegato di occasioni di conoscenza e dibattito, ma soprattutto di arrivare alla scadenza elettorale di fine maggio 2019 preparati e consapevoli.
Cercheremo di far leva sull’interesse che può suscitare l’intreccio della storia locale con quella della costruzione europea e con le ricorrenze dell’annualità 2018-19. Ricordiamo che il primo voto a suffragio universale diretto del Parlamento Europeo avvenne nel 1989, ricorre quindi il 40° anniversario. Ravenna in quel momento storico svolse un ruolo determinante. Infatti Simone Weil, deputata francese liberal-democratica e primo presidente, nonché primo presidente donna, del nuovo Parlamento europeo eletto direttamente, venne a Ravenna poco dopo il voto per consegnare alla città il premio per il civismo europeo: Ravenna era stata la città europea con la più alta affluenza alle urne per quello storico primo voto”.
Una delle “sfide” che EuRoPe mette in capo è la chiamata in causa diretta dei giovani, affinché possano loro stessi diventare testimoni, ambasciatori e animatori sul tema della cittadinanza europea, presso i ragazzi poco più giovani di loro. Grazie ad una chiamata pubblica sono stati individuati dodici ragazzi che lavoreranno attivamente alla campagna: si tratta principalmente di studenti, già portatori di esperienze concrete di studio, volontariato e lavoro legate all’essere “cittadini europei” e che hanno accettato di dedicare un po’ del loro tempo libero quali comunicatori dell’Europa. Loro aiuteranno a impostare un filone della campagna di sensibilizzazione sul modello della peer education, per avere maggior appeal verso un pubblico giovane. Questa Community diventerà tendenzialmente stabile negli anni, sebbene si preveda un forte ricambio dovuto all’età dei partecipanti. I pionieri del gruppo sono:
Edoardo Caroli, Cristina Calvano, Elisabetta Cavalazzi, Linda Costa, Andrea Danese, Ester Madonia, Iana Meisner, Silvia Floris, Ilario Jacopo Salvemini, Emanuela Xhakoj, Sofia Verducci, Nicola Vitali
I ragazzi riceveranno formazione, accompagnamento e supporto, mettendo a disposizione il loro tempo per organizzare sei incontri rivolti a giovani di 10 -14 o 15 -18 anni.
La prossima settimana si svolgerà la formazione intensiva a loro riservata presso l’Informagiovani di Ravenna. Due incontri di approfondimento con il professor Michele Marchi, dell’Università di Bologna, saranno dedicati a contenuti conoscitivi e spunti di riflessione per la decodificazione del significato e dell’azione dell’Unione europea, dei messaggi politici connessi all’Europa, dei valori e delle chance connesse all’integrazione europea. Il pomeriggio del 14 dicembre con gli operatori di Europe Direct Bologna sarà dedicato all’acquisizione delle tecniche per la progettazione e animazione di laboratori per bambini e ragazzi nella logica della peer-education, con simulazioni di attività pratiche. Sabato 15 dicembre ancora un momento di approfondimento: i ragazzi alle 10.30 prenderanno parte alla presentazione del volume “Riformismo europeo – Una prospettiva politico-economica per l’Eurozona” di Michele Ballerin alla Casa Matha a cura del Movmento federalista europeo; poi proseguiranno la giornata all’Informagiovani per organizzare concretamente i primi laboratori e workshop.
IL PROGRAMMA DELLE INIZIATIVE
3 WORKSHOP PER RAGAZZI 15-18
“SIAMO MILLENNIAL E CITTADINI D’EUROPA? PERCORSO ALLA SCOPERTA DEI NOSTRI DIRITTI, DOVERI E OPPORTUNITÀ” a Cervia, Ravenna e Lugo
Con interventi di docenti, operatori Informagiovani e giovani animatori sarà illustrato a tutto tondo il significato di cittadinanza europea. Si insisterà in particolare sul diritto di voto al Parlamento europeo (ripercorrendo le tappe dell’evoluzione di questa istituzione e del suo meccanismo di funzionamento) e sulle opportunità legate alla mobilità europea e al programma Erasmus+.
3 LABORATORI PER RAGAZZI 10-14
“ALLA SCOPERTA DELL’EUROPA – JUNIOR” a Ravenna e Cervia
I giovani animatori giocheranno con i ragazzini di età 10-14 attorno al concetto di Unione europea. Questa proposta andrà ad integrarsi, senza sovrapporsi alla programmazione di interventi di Educazione all’Europa in ambito scolastico.
5 CONVERSAZIONI PER TUTTI
“1979-2019: 40 ANNI DOPO, UN NUOVO INIZIO PER L’EUROPA?” a Ravenna e Faenza
Per stimolare in particolare il pubblico adulto, a partire dai giovani adulti, è stato organizzato un ciclo di conversazioni e dibattiti per una riflessione sulla dimensione democratica dell’Unione europea e dell’elezione diretta del Parlamento europeo, anche a partire dal ruolo giocato proprio dal nostro territorio nella storia della costruzione europea e da testimonianze dirette, questa volta non solo di giovani, ma anche di testimoni della prima votazione a suffragio diretto del Parlamento europeo nel 1979. La direzione scientifica è affidata al Dipartimento beni culturali e cooperazione dell’Università di Bologna / corso di laurea in International Cooperation and Human Rights – corso in Political History of European Integration. Si partirà dalla presentazione di libri o dal dibattito tra studiosi, giornalisti o personalità istituzionali con esperienze europee, nell’ottica di “svelare” i meccanismi politici e istituzionali che hanno dato vita all’Unione europea e la regolano. Particolare attenzione verrà posta nel fornire al pubblico strumenti di lettura critica del fenomeno europeo, ma anche dei messaggi politici che chiamano in causa l’Europa. Il taglio sarà dinamico e informativo, volendo stimolare la cittadinanza ad un’attenzione al voto consapevole per il Parlamento europeo.
Questa attività si integrerà con l’offerta Accademica del Polo di Ravenna e con la programmazione culturale delle principali istituzioni bibliotecarie e culturali del territorio.
I PRIMI APPUNTAMENTI
I primi incontri saranno quelli del 18-19 dicembre a Ravenna. Seguiranno ulteriori comunicazioni sui successivi appuntamenti.
18 DICEMBRE CONVERSAZIONE AL MAR
“L’Unione europea può ripartire dall’asse franco-tedesco?”
Alle 17 saluti dell’assessora Bakkali e breve visita guidata alla mostra “?War is Over”.
Dalle 17.30 Alessandro Campi (Università di Perugia), Beda Romano (Il Sole 24 Ore), Piero Ignazi (Università di Bologna) discuteranno a partire dal numero monografico della «Rivista di Politica» Tra Berlino e Parigi: il futuro della politica, il futuro dell’Europa (a cura di Gabriele D’Ottavio e Michele Marchi).
19 DICEMBRE LABORATORIO IN BIBLIOTECA HOLDEN
“ALLA SCOPERTA DELL’EUROPA”
I giovani animatori giocheranno con i ragazzini di età 10-14, attorno al concetto di Unione europea.
ENTI PROMOTORI DEL PROGETTO
Insieme al Comune di Ravenna promuovono il progetto e contribuiscono alla sua realizzazione gli enti locali rappresentativi dell’intero territorio provinciale:
– Provincia di Ravenna
– Comune di Cervia
– Unione della Romagna Faentina
– Unione dei Comuni della Bassa Romagna
che partecipano con il coinvolgimento delle strutture che si occupano di politiche europee e di politiche giovanili. Accanto a questi
– Fondazione Flaminia
particolarmente impegnata sul campo dei progetti Erasmus+ e sul coinvolgimento dei giovani.
Partecipano inoltre al coordinamento del progetto gli enti che si occupano di studio, divulgazione e promozione dei temi legati alle tappe storiche dell’integrazione europea e all’attualità dell’Unione europea:
– Dipartimento beni culturali, campus di Ravenna – Università degli studi di Bologna
– Istituto storico della Resistenza e dell’età contemporanea di Ravenna
– Biblioteca di storia contemporanea Oriani di Ravenna
ASSOCIAZIONI ADERENTI AL PROGETTO
Si è voluto coinvolgere e hanno iniziato a lavorare con i promotori del progetto associazioni che si occupano di temi legati all’Europa e alla cittadinanza attiva, per mettere a sistema le rispettive iniziative come:
– associazione Amici di Chartres
– associazione Amici di Chichester
– Comitato per la difesa della Costituzione, Ravenna
– Movimento federalista europeo
Inoltre è iniziato un percorso con associazioni che si occupano di creatività e di coinvolgimento giovanile, come:
– associazione Cantieri
– associazione culturale Norma
– associazione Mitart
– associazione Ravennarte