Ottanta appuntamenti gratuiti e ad ingresso libero, 41 soggetti e 22 spazi coinvolti, in un periodo di tre mesi: numeri che continuano a crescere di anno in anno (settanta erano gli eventi del 2017, dato già straordinario).
Tutto questo è Ravenna per Dante, la rassegna promossa nella città dove il Sommo Poeta, esule da Firenze, trovò l’ultimo rifugio, dove probabilmente completò la Commedia e dove morì il 13 settembre 1321. Ad organizzarla il Comune, insieme a prestigiose associazioni internazionali e realtà cittadine sia istituzionali che formate da appassionati e lettori. Ciò che tiene tutto insieme è la volontà sempre più solida di valorizzare Dante e il suo preziosissimo lascito.
“Ravenna per Dante – dichiarano il sindaco Michele de Pascale e l’assessora alla Cultura Elsa Signorino – è il frutto dell’attitudine di questo territorio a lavorare insieme per il bene comune.
L’amministrazione comunale, sulla scorta dei buoni risultati passati, ha condotto un’azione di coordinamento degli eventi, ha sostenuto alcuni progetti innovativi ed esperienze virtuose e ha realizzato alcuni appuntamenti che per contenuti e metodo costituiscono già un’indicazione di rotta per le prossime celebrazioni.
L’esito di questo per originalità, qualità e quantità, fa del calendario ravennate un esempio di impegno, corresponsabilità e passione culturale del territorio che non ha eguali.
Il rilievo internazionale di alcuni eventi, unitamente alla varietà della proposta che tiene insieme il rigore scientifico e la partecipazione diffusa, sono indicazioni preziose per le celebrazioni del 2021, settimo centenario della morte del Poeta.
In considerazione di ciò la Regione Emilia-Romagna e l’IBC – Istituto per i beni artistici, culturali e naturali – hanno meritoriamente sostenuto il programma che oggi si presenta quale inizio del percorso celebrativo.
L’obiettivo non è solo una valorizzazione di Dante in senso stretto, attraverso proposte di alto profilo scientifico e iniziative di divulgazione e animazione culturale, ma fare vivere i luoghi di memoria dantesca, tanti spazi pubblici e privati, sia della città d’arte che del forese, e coinvolgere sempre più persone nella chiamata della città a stringersi al suo Poeta”.
Nella proposta culturale, avviata nei giorni scorsi dalla prestigiosa Scuola Estiva Internazionale di Studi Danteschi – che ha registrato in questa edizione un numero cospicuo di iscritti – e dal Cabaret Dantesco di Dante in Rete, si possono individuare percorsi di partecipazione declinati secondo i diversi interessi.
Le occasioni di confronto e approfondimento scientifico realizzate in collaborazione con prestigiose università ed istituzioni sono una parte preziosa e fondante dell’impianto celebrativo. Si ascrivono certamente a questo obiettivo le Letture Classensi, curate da Alberto Casadei, che hanno come titolo Dante e le guerre (13 ottobre, 17 novembre e 1 dicembre alle 17.30 alla sala Dantesca della Biblioteca Classense). Guardano infatti, in un dialogo culturale capace di tenere insieme le eccellenze della città, alla rappresentazione della guerra nell’opera dantesca, tema suggerito dalla mostra in programma al Mar ? War is over nella quale è prevista un’installazione a soggetto dantesco, Dante feditore a cavallo, realizzata da Studio Azzurro in memoria della battaglia di Campaldino che vide Dante in armi (dal 6 ottobre al 13 gennaio). Alle conferenze dei prestigiosi relatori, Alberto Casadei, Diego Quaglioni e Alessandro Barbero si affiancheranno letture dell’Associazione “Amici della Biblioteca Classense” e degli “Amici dell’Associazione Amici di Ravenna Festival”, bella collaborazione che mette in valore la passione per la cultura dei cittadini.
L’ultimo Dante e il cenacolo ravennate è una mostra, curata da Gabriella Albanese e Paolo Pontari, ricchissima di documenti trecenteschi, di cui molti inediti, prezioso frutto della collaborazione con la Società Dantesca Italiana, che restituiscono anche la quotidianità, le relazioni e la persistenza del ricordo di un Dante per certi aspetti non conosciuto (inaugurazione l’8 settembre alle 17.30 alla biblioteca Classense; aperta dal 9 settembre al 28 ottobre).
Sullo stesso ambito di ricerca si svolge il convegno internazionale Dante e Ravenna (dal 27 al 29 settembre alla biblioteca Classense) realizzato in collaborazione con l’Università di Bologna, occasione di approfondimento che certamente darà strumenti per addentrarsi nel programma celebrativo del settimo centenario dell’esilio ravennate di Dante, forti del prezioso lavoro della ricerca e ancora più consapevoli della centralità dell’esperienza ravennate nell’elaborazione dantesca.
La riflessione su ciò che viveva Dante a Ravenna al termine di una straordinaria avventura umana e artistica verrà indagata da Luca Azzetta, docente di Filologia della Letteratura Italiana all’Università di Firenze, nella Lectio Magistralis (9 settembre alle 10 nella sala Dantesca della biblioteca Classense) che insieme alle Letture Classensi confluirà in una pubblicazione dell’editore Longo, strumento apprezzato dalla comunità scientifica internazionale quale eccellenza ravennate.
Il 9 settembre, giorno dell’omaggio al Poeta in occasione dell’anniversario della morte, alle 9.30 da piazza del Popolo alla presenza del sindaco di Ravenna Michele de Pascale con l’assessora alla Cultura Elsa Signorino e le Autorità fiorentine, prenderà avvio l’Azione Corale progettata in collaborazione con Ravenna Teatro e il Teatro delle Albe sulla scorta del progetto Cantiere Dante commissionato da Ravenna Festival, che tanto successo di pubblico e critica ha ottenuto. Per la prima volta saranno i cori dei cittadini e le incursioni artistiche di Marco Martinelli ed Ermanna Montanari a condurre le autorità lungo i luoghi celebrativi: la Biblioteca Classense e la Zona Dantesca. Parteciperà al corteo una delegazione di cittadini di Matera. La comunità materana sarà infatti invitata nei prossimi mesi a partecipare, all’interno del programma di Capitale Europea della Cultura 2019, alla creazione di PURGATORIO Chiamata Pubblica per la “Divina Commedia” di Dante Alighieri ideazione, direzione artistica e regia Martinelli e Montanari, coprodotto da Ravenna Festival-Teatro Alighieri e Fondazione Matera-Basilicata 2019 in collaborazione con Teatro delle Albe/Ravenna Teatro, che debutterà a Matera e Ravenna tra maggio e luglio.
In 9 settembre sarà occasione anche della firma del protocollo d’intesa tra la città di Ravenna, la Fondazione Matera-Basilicata 2019 e la città di Matera Capitale Europea della Cultura 2019.
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La Santa Messa delle 11.30 nella Basilica dell’ultimo saluto a Dante, San Francesco, sarà presieduta dall’arcivescovo di Ravenna–Cervia monsignor Lorenzo Ghizzoni. Concluderà la celebrazione l’omaggio reso da Firenze all’Esule: la Cerimonia dell’Olio alla Tomba di Dante.
Si colloca come evento unico ed eccezionale, non solo a Ravenna ma nel mondo, La Divina Commedia nel Mondo (21 settembre e 8 ottobre alle 21 nella basilica di San Francesco) rassegna internazionale ideata da Walter Della Monica che ha portato a Ravenna 58 versioni della Commedia nelle lingue internazionali e con esse la passione di persone che dai cinque continenti si stringono intorno a Dante. Le traduzioni tedesche degli ultimi anni, di straordinario interesse per ricchezza e diffusione, verranno confrontate da esperti della materia e presentate al pubblico. Nella serata del 21 settembre verrà conferito il Lauro Dantesco alla memoria di Andrea Chaves Lopez, giovane e virtuoso dicitore dantesco, tragicamente mancato lo scorso settembre, che Ravenna piange come un suo figlio, avendo riconosciuto in lui il valore straordinario di un’inesausta passione per Dante. Sempre guardando il mondo, la sera dell’8 ottobre con Dante a Ravenna. La Commedia nel mondo studenti di origine straniera leggeranno il XXX canto del Paradiso nella propria lingua, per restituire la duplice dimensione dell’accoglienza e della conoscenza di Ravenna nel mondo.
Proseguono le Conversazioni Dantesche (il 9, 16, 23 e 30 ottobre alle 17.30 alla sala Dantesca della Classense), appuntamenti tanto seguiti dal pubblico degli appassionati e degli studenti grazie al fortunato connubio di temi danteschi e declinazioni storiche e contemporanee, frutto della collaborazione tra il Comune e l’Università di Bologna – Dipartimento di Ravenna. I curatori Sebastiana Nobili e Luigi Canetti hanno dedicato il ciclo ad un tema assai ricorrente nella Commedia: l’ornamento quale espressione di fasto, decoro, profusione e bellezza, segno terreno dell’invisibile.
Altra proposta che parte dall’istanza della ricerca e dalla volontà di diffusione della conoscenza è la rassegna Dante 2021 (12 – 16 settembre) sostenuta dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna in collaborazione con l’Accademia della Crusca, che negli anni ha dato prova di grande interesse e varietà.
Novità dell’edizione 2018 è la collaborazione con MENS-A, progetto regionale di approfondimento della cultura umanistica, che il 29 settembre (alle 21 alla biblioteca Classense) porterà a Ravenna il reading di Lino Guanciale Belle parole per una futura umanità, preceduto da prestigiose conferenze che vedono la presenza di Agnes Heller, filosofa di fama mondiale, e di Giorgio Simonelli sulla presenza di Dante nella Televisione italiana.
Sempre molto stretta la collaborazione con il Centro Dantesco, a cui sono affidati i momenti più emozionanti della memoria del Poeta: tra questi certamente il Transitus, dalle 21 del 13 settembre nella Basilica di San Francesco, cerimonia che cade nella data esatta della morte di Dante e che quest’anno vede la partecipazione di Gianni Vacchelli, straordinario divulgatore dantesco con letture e musiche. Sempre nella basilica di San Francesco, luogo simbolico e centrale nella celebrazione del ricordo, continua il progetto Incanto Dante (16 settembre, 14 ottobre, 11 novembre) con Chiara Lagani e la Cappella Musicale di San Francesco.
Attenzione particolare è riservata ai giovani: gli studenti delle scuole e i cittadini sono gli interlocutori di Dante in Rete, che ha esteso la chiamata dantesca dagli studenti a chiunque voglia cimentarsi con la lettura di Dante. E’ di ieri la seconda edizione del Cabaret Dantesco – Canta Dante, interessante e suggestiva kermesse di recitazione appassionata. Mentre si apre stasera (alle 18 nel cortile del palazzo della Prefettura) OltreDante, progetto di lettura corale della Commedia che vede al cimento con le terzine dantesche cittadini, attori, rappresentanti istituzionali in una comune adesione alla chiamata del Poeta. Come sempre saranno gli studenti i protagonisti della serata che conclude la dodicesima edizione di Dante a scuola con noi, giovedì 27 settembre alle 20.45 al teatro Rasi, nella quale verranno presentati gli esiti dei laboratori danteschi delle scuole di Ravenna.
L’Arcidiocesi di Ravenna-Cervia, in collaborazione con Dante in Rete, inaugura domenica 23 settembre nel polo espositivo di Sant’Apollinare Nuovo la mostra La bellezza ch’io vidi. La Divina Commedia e i mosaici di Ravenna, frutto della curatela scientifica di una commissione di esperti ed accademici. Si tratta di un omaggio a Dante sulla scorta del profondo legame con l’arte ravennate e della tradizione inaugurata dall’operato di don Mesini, “il prete di Dante”.
Associazioni scientifiche e naturalistiche sono coinvolte a pieno titolo nella promozione dantesca con approfondimenti didattici in cui scienza e letteratura offrono scenari inconsueti per il pubblico dei bambini e delle famiglie. Il Planetario del Comune organizza ad esempio un incontro di approfondimento, Il cielo di Dante, martedì 20 ottobre. E’ possibile poi immergersi nei percorsi naturalistici, nelle visite guidate e nella proposta di escursione dell’associazione Il Cammino di Dante (8 settembre).
Molto innovativa la proposta espositiva che indaga i percorsi della fotografia d’autore, anche nella sua declinazione sociale con la mostra Dante Esule del fotoreporter Giampiero Corelli, la cui formulazione come sempre innovativa consente di coinvolgere spazi urbani nuovi e non scontati (22 settembre ore 18, case Acer di via Tommaso Gulli).
Infine una traduzione dantesca nei codici contemporanei dell’arte è il progetto Dante Plus ai chiostri della biblioteca Oriani (dal 7 settembre 28 ottobre) esplosione di creatività e innovazione giunta alla terza edizione. Di questo progetto la città conserva il murales di Kobra dedicato a Dante, realizzato nella prima edizione con la cura di Maria Vittoria Baravelli, a cui è ispirata l’immagine grafica rinnovata dell’opuscolo Ravenna per Dante.
Il Museo Tamo, sede dei 21 pannelli musivi Tra Inferno e Paradiso, sarà visitabile insieme alla Biblioteca Classense e altri luoghi danteschi della città tutti i sabati di settembre grazie all’impegno delle guide di CNA con il progetto Galeotto fu il libro. Sempre nell’ambito delle visite dantesche, il 20 settembre Terre di Dante propone la visita Dante conosce a fondo i mosaici di Ravenna, a cura di Ivan Simonini.
Come nelle scorse edizioni la musica e la danza non mancheranno di comunicare con il proprio linguaggio universale il messaggio dantesco; si segnalano le esecuzioni dell’orchestra Corelli agli Antichi Chiostri Francescani (il 16 settembre alle 17) e della Cappella Musicale della Basilica di San Francesco (in San Francesco il 24 settembre alle 19.30 e nel progetto Incanto Dante). Il teatro entrerà anche nella casa circondariale di Ravenna, con lo spettacolo Libertà va cercando ch’è sì cara, per la regia di Eugenio Sideri, con gli studenti del liceo classico Dante Alighieri e il coro Ludus Vocalis (il 21 settembre, spettacolo aperto al pubblico su invito).
Programma completo su: www.classense.ra.it/dante2018