“Bruno Benelli, un’idea di comunità” è la frase scelta per le celebrazioni del 50^ anniversario dalla scomparsa del sindaco ravennate, avvenuta nel 1968, che ne sintetizza in maniera efficace l’azione politico amministrativa.
Sabato 15 dicembre alle 10 alla sala Corelli del teatro Alighieri si svolgerà la manifestazione in memoria, che sarà presieduta dal vicesindaco Eugenio Fusignani e alla quale interverranno il sindaco Michele de Pascale, Gianni Ravaglia, già deputato al Parlamento, e Antonio Patuelli.
Bruno Benelli fu protagonista negli anni Sessanta di un periodo cruciale per la modernizzazione di Ravenna; iniziò la sua carriera di amministratore come consigliere comunale nel 1951, all’età di 29 anni. Nel 1956 il sindaco Cicognani lo chiamò in giunta e dopo varie parentesi di commissari prefettizi, il 23 febbraio 1963 il Consiglio comunale lo elesse sindaco.
Competente e colto, fu capace di intercettare le sollecitazioni dei tempi.
Nella sua visione di sviluppo economico indirizzò l’attenzione al nuovo porto ravennate con l’impegno di mettere a disposizione le aree per la nascita della Sapir.
A lui si deve la realizzazione di opere di fondamentale importanza quali il grande restauro della Loggetta Lombardesca, la riapertura del teatro Alighieri, la nascita della scuola media Guido Novello e l’acquisizione della Rocca Brancaleone.
Riconfermato il 2 febbraio 1967 alla carica di sindaco, rassegnò le sue dimissioni il 22 febbraio. Morì il 7 agosto 1968 all’età di soli 46 anni.
A Bruno Benelli è intitolato lo stadio comunale la cui realizzazione avvenne proprio nel periodo in cui fu sindaco.