Sabato 26 maggio si svolgerà nell’Aula Magna dell’Itas “L. Perdisa” di Ravenna l’incontro conclusivo di valutazione e presentazione dell’esperienza fatta durante l’anno scolastico che sta per concludersi nell’ambito del progetto Scuola Bottega. Il progetto nasce all’interno dell’Associazione “Gli amici di Enzo” e si sviluppa in collaborazione con la Cooperativa Sociale Il Faro, con cui se ne condividono scopi e percorsi, come consapevolezza di un’emergenza educativa e di un cambiamento epocale che riguarda la realtà giovanile.
La Scuola Bottega è un’opportunità di apprendimento, gratuita per le scuole, in cui si offre ai ragazzi la possibilità di intraprendere un percorso cognitivo che prevede esperienze formative e lavorative presso “Botteghe”. Queste vengono realizzate all’interno di botteghe artigianali o realtà imprenditoriali, con cadenza settimanale per tutto l’arco dell’anno e in orario scolastico. Sono percorsi educativi, integrati nella normale attività didattica, ed il percorso di competenze è condiviso con i docenti. La Bottega, che prevede la presenza del maestro e di un tutor con esperienza educativa, è il ponte che collega filiere formative e filiere produttive, le une necessarie alle altre. Gli studenti raggiungono un risultato spesso inaspettato, recuperando così un rapporto positivo con la realtà, con sé stessi e con il percorso scolastico. La Bottega viene scelta come luogo privilegiato per lo sviluppo del rapporto con la realtà, in cui trovano spazio i saperi informali e su cui si costruiscono i saperi formali.
“Siamo particolarmente contenti di poter presentare i risultati di Scuola Bottega – hanno affermato gli assessori a Sviluppo economico Massimo Cameliani e alla Pubblica istruzione Ouidad Bakkali – che, proprio per la validità della proposta educativa, abbiamo inserito nell’iniziativa ‘Adotta un progetto sociale, diventa un’azienda solidale’ promossa dall’amministrazione. Grazie alla disponibilità dei soggetti coinvolti dall’associazione ‘Gli amici di Enzo, scuole, tutor e aziende, i ragazzi hanno potuto fare esperienza diretta di un percorso qualificante per se stessi e per le proprie capacità verso una crescita più completa e un’apertura alla vita extra scolastica”.
Le Botteghe attivate per l’anno scolastico 2017/18 sono:
Bottega di Panificazione, pasticceria, ristorazione e accoglienza in collaborazione con Sindacato Panificatori Artigiani Confcommercio Ravenna, Accademia del Gusto Ravenna, ISCOM, L’ingrediente Segreto e Hotel Diana, per gli studenti dell’I.C. San Biagio e l’I.C. Guido Novello.
Bottega di vivaismo e floricultura presso la Coop. Soc. La Pieve per gli studenti dell’I.T.A.S. Perdisa.
Bottega viticola e casearia presso Società Agricola Bellavista e Caseificio Buon Pastore per gli studenti dell’I.T.A.S. Perdisa.
Bottega casearia e di consulenza tecnica agraria, stoccaggio dei cereali presso Molino Boschi S.r.l. e Caseificio Buon Pastore per gli studenti dell’I.T.A.S. Perdisa.
Bottega casearia e di macinazione dei cereali presso Molino Benini s.a.s. e Caseificio Buon Pastore per gli studenti dell’I.T.A.S. Perdisa.
Bottega di meccanica dell’autoveicolo presso l’officina Emiliana Motor S.p.a. per gli studenti dell’I.P.S. Callegari.
Bottega di grafica e progettazione realizzata da professionisti del settore per gli studenti dell’ I.T.G. Morigia.
Bottega di inglese e campionamento delle acque del Mar Tirreno, in continuità con Veleggiando verso Est…Croazia!
I ragazzi imparano la teoria, ma la vedono anche applicata dal maestro, imparano ad usare programmi, capendone prima le ragioni. Questo permette di valorizzare quel potenziale educativo, prima ancora che formativo, tipico del rapporto maestro-allievo, tanto caro alla nostra tradizione produttiva.
Con questo progetto si offre la possibilità di imparare guardando in un contesto d’azione, come dice una canzone brasiliana “…cantar a beleza di ser um eterno apprendiz”. Ai ragazzi è offerta la possibilità di intraprendere un percorso, dove ci si aiuta a farli diventare protagonisti, sulle spalle spesso fragili delle loro competenze, senza il bisogno di farli sprofondare perché non sanno dove stanno andando.
Enzo Piccinini, a cui è dedicata l’Associazione, ci ripeteva spesso una frase: “Si capisce facendo”, ma non era un invito al mero fare. Era piuttosto l’indicazione della strada che permette ad ognuno di conoscere quali sono le cose importanti della vita, quelle che ci rendono più contenti e più all’altezza del desiderio infinito che portiamo dentro: lavorare, impegnando tutto noi stessi, impastandoci con la realtà. Anche noi l’abbiamo capito, vivendo… Le cose più importanti della vita non si imparano appena sui libri, si vedono e si provano.
Per info sull’associazione:
Gli Amici di Enzo www.amicidienzo.com – amicidienzo@gmail.com
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