Le persone interessate da demenza, in particolare dall’Alzheimer, possono andare incontro al disorientamento topografico. Si tratta della perdita di capacità ad orientarsi nello spazio e, in base alla sua gravità, può essere relativo sia alla difficoltà di acquisire nuove informazioni spaziali in ambienti sconosciuti, sia alla difficoltà di spostarsi in luoghi familiari, come la propria abitazione o il vicinato. Inoltre, tale difficoltà può avvenire anche quando la persona è alla guida di un mezzo o quando si allontana da ambienti conosciuti anche semplicemente camminando. Saper riconoscere queste situazioni è importante per risolvere momenti di stress per la persona affetta da demenza e per i familiari. Per rivolgere una particolare attenzione all’approccio relazionale con l’anziano affetto da problemi cognitivi è stato riproposto il corso rivolto agli agenti della Polizia municipale “Stiamo vigili” – deterioramento cognitivo, demenza: elementi cognitivi, psico-comportamentali e approccio relazionale – la cui precedente edizione aveva avuto un grande apprezzamento da parte dei 60 agenti partecipanti. Assessorato ai Servizi sociali, Ausl e Associazione Alzheimer, insieme alla Polizia municipale, hanno deciso, quindi, di organizzarne un altro che ha coinvolto, il 28 novembre scorso, ulteriori 60 agenti.
Sono loro, infatti, che lavorando sul territorio possono entrare in contatto con persone affette da demenza, che a causa della perdita di orientamento e di altre capacità cognitive, si sono persi e si trovano a vagare senza una meta precisa, anche in un possibile stato confusionale e di forte agitazione e preoccupazione emotiva, o i cui comportamenti possono venire interpretati come una minaccia per altre persone.
“Promuovere la conoscenza delle manifestazioni cognitive, comportamentali e psico-affettive correlate al decadimento cognitivo e alle varie forme di demenza – affermano Valentina Morigi, assessora alle Politiche sociali e Andrea Giacomini, comandante della Polizia municipale – significa fornire agli agenti, che sono a stretto contatto con la comunità, strumenti e strategie operative necessarie ad un approccio adeguato con le persone che possono trovarsi in difficoltà. Inoltre, è un modo per definire una rete di intervento, assieme alle attività socio-sanitarie ed assistenziali presenti nel territorio Ravenna, preparata alla gestione di questi casi, anche in situazioni di emergenza”.
05 Dicembre 2018