La rassegna Teatro Musica è un fiore all’ occhiello della programmazione Capit. Lanciata ormai 33 anni fa, col repertorio dell’operetta, si è nel tempo allargata alla commedia musicale italiana e al musical.
Oggi si presenta come una carrellata, unica nel territorio ravennate, su questi tre generi, accomunati dalla costruzione scenica ma molto diversi negli stili, che riconducono alle diverse epoche in cui si sono affermati.
Il cartellone è promosso in collaborazione con l’assessorato alla Cultura del Comune e la Banca di Credito Cooperativo ravennate, forlivese & imolese.
“Si tratta di una rassegna – afferma l’assessora alla Cultura Elsa Signorino – eclettica e vivace in grado di attrarre un pubblico vario e numeroso che ha voglia di qualità ma anche di leggerezza, coniugando l’una e l’altra con lo stile, i modi e i tempi tipici della commedia musicale. Un evento unico sul territorio nel suo genere e che per questo contribuisce ad arricchire l’offerta culturale e artistica del nostro territorio”.
Ecco una rapida panoramica sulle cinque rappresentazioni in cartellone tra febbraio e aprile prossimi.
Due le operette proposte: Orfeo all’ inferno e Il Conte di Lussemburgo. Orfeo di Jacques Offenbach debuttò a Parigi nel 1858 e fu una delle prime rappresentazioni per la quale fu adottato il nome di “operetta”. Famosa per il can can, che al tempo destò scalpore ma altrettanto riscosse successo, riprende in chiave satirica la nota vicenda mitologica di Orfeo e Euridice. La Compagnia Novecento riscopre, con orchestra dal vivo, questa operetta che da troppo tempo non veniva messa in scena.
Il Conte di Lussemburgo, del prolifico compositore austriaco Franz Lehar (autore tra l’altro de La vedova allegra), è del 1908 ed inaugura “la coppia comica”, costituita da comico e soubrette, sul cui schema si caratterizzerà tutta la silver age dell’operetta. È la classica operetta viennese condotta secondo le regole del tenero, del patetico e del comico.
Due anche i musical della nuova stagione. Il primo, Kiss me, Kate di Cole Porter, per il quale per una volta utilizziamo l’abusata formula: “non ha bisogno di presentazioni”. In cartellone nell’ultimo Ravenna Festival, potrà stavolta essere goduto nell’allestimento della Compagnia In Scena, nell’unica edizione in lingua italiana. O anche rigoduto, come spiega il regista Corrado Abbati: “Ho deciso di mettere in scena Kiss me, Kate perché è un musical che appassiona e conquista, lo vedi una volta e lo vorresti rivedere altre cento volte”.
Il secondo, Nunsense, le amiche di Maria è lo storico musical di Dan Goggin riadattato da Fabrizio Angelini, che dirige l’allestimento della Compagnia dell’Alba. Il titolo, gioco di parole tra “nun”, cioè suora, e “nonsense”, vede appunto al centro dell’azione un gruppo di suore scatenate. Debuttò a New York nel 1985, ed è dunque di molto precedente a Sister Act. È stato il secondo musical della storia of Broadway per
permanenza continuativa in scena (8 anni). Ha vinto quattro Outer Critics Circle Awards, tra cui quello di miglior musical di Broadway ed è stato rappresentato in ben 26 lingue in tutto il mondo.
Lo spazio della commedia musicale è gestito direttamente dalla Capit con una propria produzione dal titolo Commedia?… che sia musicale. Proseguendo nell’impegno a valorizzare le espressioni artistiche locali, che si porta avanti coerentemente con soddisfazione e successo di pubblico, anche quest’anno sarà allestito un grande spettacolo, con la regia di Alessandro Braga e un cast di oltre 50 artisti tra orchestrali, cantanti, attori, coristi e ballerini, espressioni della Bernstein School of Theatre di Bologna, del Chorus Fantasy e del Piccolo Teatro Città di Ravenna (affiliati Capit), e della Scuola di danza Mikrocosmos.
La produzione è un omaggio agli autori Garinei e Giovannini, i padri della commedia musicale italiana, e prende spunto da due dei loro lavori più celebri, Aggiungi un posto a tavola e Rugantino.
La campagna abbonamenti è in corso per quanto riguarda i rinnovi mentre dal 2 gennaio 2019 sarà possibile acquistare i nuovi abbonamenti ed i biglietti per ogni singolo spettacolo.