Ultimo fine settimana di apertura della mostra di fotografie e proiezioni “Sguardi in camera: la figura femminile nei film di famiglia. Ravenna 1952 – 1986” allestita nella Manica Lunga della biblioteca Classense. Sabato 3 e domenica 4 febbraio i curatori Giuseppe Pazzaglia e Silvia Savorelli hanno approntato un interessante calendario di appuntamenti. Ad oggi la mostra è stata visitata da oltre mille persone, non solo ravennati.
Nel pomeriggio di sabato 3 febbraio sono previste due visite guidate, alle 15 e alle 16.30, dove gruppi di visitatori avranno la possibilità di percorrere l’itinerario della mostra sotto la guida dei due curatori, che ripercorreranno le diverse fasi del progetto, illustreranno le caratteristiche del lavoro svolto, spiegheranno le diverse sezioni che compongono l’allestimento espositivo, composto da fotografie, ingrandimenti, visione di film, oggetti quali cineprese, cine-proiettori, pellicole, bobine, riviste. È necessaria la prenotazione entro le 12 di sabato 3 febbraio scrivendo un messaggio al 339.3311442 o inviando una mail a sguardiincamera@gmail.com o scrivendo sulla pagina facebook
Infine, ultima fase del progetto, domenica 4 febbraio dalle 15.30 ci sarà la festa finale: invitati e presenti la comunità di cine-amatori e appassionati che si è costituita attorno a “Sguardi in camera”, progetto che ha avuto inizio nel maggio 2017 attraverso un bando pubblico di raccolta che ha invitato i cittadini ravennati a donare i propri film di famiglia e a consegnarli nei punti di raccolta istituiti presso l’Istituzione Classense e la Fondazione Casa di Oriani.
Il bando ha raccolto oltre 150 ore di film famigliari e una parte, all’incirca 30 ore di pellicole, sono state restaurate e digitalizzate nel laboratorio Home Movies – Archivio nazionale dei film di famiglia di Bologna. A partire dalle 15.30 sarà proiettata una nuova e inedita selezione di film amatoriali. Si vedranno quindi: una Ravenna in bianco e nero anni 50, le gite domenicali delle famiglie ravennati, alcune sequenze legate ai riti della famiglia, della vita dei figli e dei propri cari, avvenimenti cittadini e sportivi. E molto altro ancora.
Fra gli altri, verranno proiettati due brani di film che riguardano avvenimenti significativi nella vita cittadina ravennate, la cosiddetta “grande storia” che entra nella vita quotidiana delle persone. Infatti la ricerca ha permesso di recuperare una breve sequenza di un film girato da Giuseppe Barnabè con la sua cinepresa 8 mm, che riprese la visita del Presidente della Repubblica Luigi Einaudi accompagnato dalla moglie Ida, probabilmente in occasione della cerimonia di consegna della medaglia d’oro al valor militare conferita alla città di Ravenna, il 18 giugno 1954. Grazie alla sua attrezzatura leggera riuscì ad aggirare i rigidi protocolli e le misure di sicurezza e a riprendere le diverse fasi della cerimonia: il corteo presidenziale in visita ai monumenti, Luigi Einaudi con la moglie Ida, il sindaco Celso Cicognani, ecc.
Di altro tono, ma altrettanto interessanti, le riprese di Adriano Panzavolta, ingegnere, che nel 1955 riprese il set del film Moglie e buoi girato nel centro storico di Ravenna, piazza del Popolo, corso Diaz, piazza del Mercato: nelle sequenze si vedono la troupe e i tecnici al lavoro mentre predispongono la scena, il regista Leonardo De Mitri e gli attori Walter Chiari e Gino Cervi che scherzano fra loro in attesa di essere chiamati sul set.
Nel corso della festa verranno restituiti ai cine-donatori i file digitali dei film restaurati e digitalizzati, come previsto nel progetto “Sguardi in camera”.
L’ingresso alla mostra e alle proiezioni è gratuito.
La mostra resterà aperta fino al 4 febbraio con i seguenti orari: lunedì/venerdì 15 – 18.30, sabato 10 – 13 e 15 – 18.30, domenica 15 – 17.30.