21 Gennaio 2019

Corsi psico-educativi “Io mi sento” per la prevenzione e il contrasto della violenza di genere

Fermare la violenza sulle donne tramite le politiche di parità utilizzando anche la prevenzione primaria è uno degli obiettivi che persegue il Comune di Ravenna già da sei anni, organizzando insieme a Psicologia urbana e creativa i corsi gratuiti “Io mi sento” rivolti alla popolazione per riconoscere le dinamiche di potere tra i generi e contrastare le prevaricazioni. Rendere pervasiva la cultura del rispetto reciproco tra uomini e donne viene sostenuto anche nei Piani di Zona della Regione Emilia-Romagna. La presidente della commissione Parità Roberta Mori ribadisce che “Dietro i nostri ragionamenti ci sono persone, in carne e ossa, che soffrono e hanno bisogno della nostra presenza e dell’efficacia degli strumenti che mettiamo in campo”.
Giovedì 24 gennaio, alle 20,30, alla Casa del volontariato, via Sansovino 57, Ravenna, ci sarà l’evento di presentazione dei corsi “Io mi sento – dinamiche di potere tra i generi” per l’anno 2019 e la proiezione del film “Non sono un uomo facile”. Il primo corso inizierà alla Casa delle donne, via Maggiore 120, a partire da mercoledì 6 febbraio e sarà articolato in 5 incontri, dalle 20.45 alle 22.45. Per iscriversi è sufficiente inviare una mail a scrivi@marialuisaamoroso.it. Per ulteriori informazioni è possibile consultare il sito di Psicologia urbana e creativa Ravenna https://pucravenna.org/
Mentre il corso rivolto agli uomini, dal titolo “I sentimenti degli uomini” si svolgerà alla Casa del volontariato a partire dal mercoledì 13 marzo. Per le iscrizioni inviare una mail a fulviozanella@libero.it.
Quello che Giancarla Tisselli, la psicoterapeuta ideatrice dei corsi, ha messo a punto insieme a Psicologia urbana e creativa, è una pratica di prevenzione volta a rendere evidenti piccole prevaricazioni o svalutazioni ripetute, che rischiano di diventare un’escalation di prepotenza e di agiti della rabbia che invece potrebbero essere sostituiti da comportamenti alternativi alla violenza. Nei corsi vengono insegnate a donne e a uomini tecniche per il riconoscimento e il contrasto della violenza domestica, aspetti di ascolto di sé, delle proprie emozioni e vengono sviluppate competenze e modalità di comunicazione empatica. Sia le donne che gli uomini vengono incoraggiati ad uscire dal solo piano delle logiche, che è quello che mantiene i conflitti, e ad addentrarsi nel piano dei sentiti, dei bisogni e dei desideri reciproci da rispettare, puntando sull’ascolto. “La violenza di genere spesso non è identificabile – afferma la Psicologa Grazia Giannini -. perché passa sotto al livello di coscienza e perché è legittimata dagli stereotipi sociali che definiscono i ruoli femminile e maschile, apparendo quindi accettabile e normale. Occorre invece riconoscere i comportamenti prevaricanti che danneggiano le relazioni e minano l’identità personale per poter trovare delle alternative, per esprimere ciò che sentiamo e proviamo in modo da migliorare le relazioni affettive. Dare risalto al nostro sentito, all’interiorità e alla nostra autenticità, apre la strada ad una comunicazione più serena, attraverso la quale possiamo esprimere con chiarezza e senza conflittualità come desideriamo essere trattati quando l’altro cerca di imporre le proprie logiche, dandoci la possibilità di instaurare un clima di rispetto, stima e considerazione reciproca”.
Essere più consapevoli delle dinamiche di potere fra i generi aiuta ad essere più lucidi e a migliorare le relazioni affinché siano non conflittuali, gratificanti e caratterizzate da reciprocità.

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