Domani, venerdì 20 settembre, alle 21, nella basilica di San Francesco nell’ambito de “La Divina Commedia nel mondo” verranno presentate le traduzioni spagnole da parte di Raffaele Pinto, con la lettura di Carmen Aldama e la conduzione di Anna De Lutiis. Dopo la lettura in spagnolo reciterà il canto nella lingua di Dante l’attrice Elena Bucci.
Nell’occasione verrà assegnato a Walter della Monica il prestigioso premio del lauro dantesco per la sua qualità di fondatore e ideatore della rassegna, giunta alla XXIV edizione, che vanta il merito di aver conseguito il più grande patrimonio al mondo di traduzioni dantesche.
Si è trattato di una impresa culturale senza pari “perché non sarebbe stato possibile neppure immaginare, altrove, di poter raccogliere ed ascoltare le traduzioni della Commedia in un numero stupefacente di lingue anche lontanissime dal richiamo dantesco di Ravenna”.
Queste le parole con cui Sergio Zavoli rese l’unicità del progetto che, con l’approfondimento delle traduzioni spagnole, traguarda l’incredibile numero delle 60 traduzioni della Commedia presentate nella Basilica di San Francesco con oltre 200 esperti e traduttori giunti a Ravenna da tutto il mondo, nel nome di Dante.
Anche il premio del lauro dantesco è stato istituito da Della Monica nel 2010 e trova in questa attribuzione il suo più degno compimento.
Sarà il sindaco Michele de Pascale a conferire l’ambito premio proprio per la centralità assoluta di Walter Della Monica nella storia culturale della città.
“Sue” sono alcune delle iniziative più fortunate della tradizione cittadina a partire da quel lontano Trebbo Poetico che diede vita poi al Centro Relazioni Culturali, al Premio Guidarello e alla Divina Commedia nel Mondo, rassegna originata dalla lettura integrale di Sermonti, che una geniale intuizione di Della Monica portò a Ravenna e che costituisce la prima esperienza nella storia di lettura commentata dell’intero poema sacro.
La prima parte della serata sarà dedicata ad un approfondimento delle traduzioni spagnole.
La ricezione di Dante in Spagna ha registrato una forte impennata nei periodi relativi ai due anniversari del XX secolo, quello del 1921 e quello del 1965. Di questo fu dato conto nella presentazione della versione spagnola ad opera di Angel Crespo nel 2001 con la presentazione del compianto Gaetano Chiappini ispanista e sodale dell’avventura dantesca di Della Monica.
Ma è forse negli ultimi 20 anni che l’apporto spagnolo al dantismo mondiale, da un punto di vista qualitativo e quantitativo, ha acquisito notevole importanza e vivacità.
Ne darà testimonianza Raffaele Pinto attualmente docente di Filologia italiana nella Università di Barcellona, presidente de la “Societat Catalana d’Estudis Dantescos” e coordinatore del “Seminario de psicoanálisis, cine y literatura” della UB.
A leggere il XVIII canto del Purgatorio, il magnifico ricordo della Pineta di Classe, una giovane studiosa di Madrid Carmen Aldama.
Elena Bucci, attrice affermata, drammaturga e direttrice artistica della compagnia “Le Belle Bandiere”, ha vinto di recente il Premio Hystrio – Anct 2017, il Premio Ubu 2016 come migliore attrice, il Premio Eleonora Duse 2016.
Il Progetto Dante nasce a Ravenna con la prima lettura pubblica integrale della Divina Commedia, raccontata e letta da Vittorio Sermonti a diretto contatto col pubblico. Lettura successivamente replicata a Roma, Firenze, Milano, Bologna, ecc.
Iniziate nel 1995 nella Basilica di San Francesco (accanto alla Tomba di Dante), le cento letture ravennati della Commedia, con Sermonti, si sono concluse nel 1997 dopo un’anteprima dell’ultimo canto del Paradiso davanti a Papa Giovanni Paolo II.
Nel 1998, le letture sono proseguite con la rassegna internazionale La Divina Commedia nel mondo allo scopo di far conoscere dove, quando, come è stato ed è tradotto, studiato e diffuso il poema dantesco, e in quali lingue e idiomi delle numerose versioni conosciute nel mondo.
Definite “un evento unico, mai registrato nella storia della critica e della divulgazione dantesca”, le letture del Progetto Dante di Ravenna, si svolgono ogni anno nell’ambito di Ravenna per Dante (in coincidenza con l’anniversario della morte del Poeta), e vi partecipano traduttori, studiosi e lettori di ogni parte del mondo. Essi danno vita a una conversazione sulla presenza di Dante e della Commedia nei paesi prescelti, seguite dalla lettura di un canto sia in volgare che in lingua. Il tutto completato nella consegna ai partecipanti del simbolico “Lauro dantesco” e, “ad honorem”, agli ospiti prescelti per aver operato in vario modo nel nome di Dante.