I lavori a Casa Dante procedono in previsione del 2021, anno del settecentesimo anniversario della morte del Sommo Poeta. La giunta ha approvato la revisione del Progetto di fattibilità tecnica ed economica per il suo allestimento, ridefinendo gli spazi a seguito del protocollo d’intesa con la Galleria degli Uffici di Firenze. Protocollo che prevede la concessione in prestito per 5 anni di un nucleo di opere a tema dantesco e annualmente una ulteriore opera in permanenza, per la durata di un anno, consegnata in occasione dell’Annuale di Dante che si celebra a settembre. Cambia, quindi, la distribuzione degli spazi a piano terra che saranno articolati in quattro aree: espositiva, destinata appunto all’esposizione del nucleo di opere concesse in prestito dalla Galleria degli Uffizi; didattica e deposito, dove saranno strettamente integratigli spazi per i laboratori e quello destinato alla conservazione ed esposizione di opere, visitabili, che non saranno esposte nel rinnovato Museo Dantesco; commerciale, a sua volta articolata in due sezioni coordinate, la libreria specializzata su Dante, concepita per pubblici diversi, e la ‘Dante design gallery’ in dialogo con il mondo del design industriale e della comunicazione visiva per contribuire a realizzare un vero e proprio brand; meditazione, in stretta continuità con la Zona del Silenzio, realizzata nella corte e nel giardino interni e concepita per la sosta, la lettura e la riflessione.
“Le celebrazioni dantesche non si fermano, anche sotto l’aspetto degli interventi strutturali – commentano l’assessora alla Cultura Elsa Signorino e l’assessore ai Lavori pubblici Roberto Fagnani – configurando sempre di più Ravenna quale città dantesca per eccellenza nel panorama nazionale e internazionale, conferendole il privilegiato compito di essere protagonista delle azioni di valorizzazione e conoscenza di Dante Alighieri in vista dell’approssimarsi del VII centenario della sua morte. Proseguono, infatti, i lavori a Casa Dante tesi ad arricchire la Zona del Silenzio e dotarla di luoghi dedicati che la rendano maggiormente fruibile. Questo consentirà a cittadini e visitatori di ogni età di fare un vero e proprio percorso di conoscenza del Sommo Poeta”.
Il progetto di Casa Dante sta prendendo forma grazie all’impegno di diversi soggetti pubblici e privati: Comune di Ravenna e Regione Emilia-Romagna per un impegno di quasi 325mila euro e Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna per 200mila euro. I lavori sull’immobile da parte della Fondazione, che ne è proprietaria, sono iniziati nel giugno scorso e la loro ultimazione è prevista per la fine di dicembre 2020, proprio quando è previsto l’avvio del cantiere da parte dell’Amministrazione comunale che dovrebbe terminare a primavera 2021.
Casa Dante
Casa Dante si trova in via Guido da Polenta 6, nell’edificio storicamente noto come Casa Fabri-Farini, prestigiosa dimora trecentesca con corte e giardino, di fronte al Quadrarco di Braccioforte, vicinissimo alla Tomba di Dante e ai Chiostri Francescani, sede del Museo Dantesco. Questa antica dimora nobiliare appartenne a diverse famiglie illustri ravennati tra le quali i Rasponi che la vendettero a Guido Fabri nel 1803. Nel XX secolo l’antica abitazione era già passata ad altri proprietari. Articolata su due piani, la struttura conserva il loggiato interno con capitelli rinascimentali e il portale in pietra d’Istria. L’esterno è a faccia-vista nel piano inferiore. Il progetto Casa Dante rappresenta, insieme al “nuovo” Museo Dantesco, l’elemento principale nel ridisegno della Zona del silenzio, ideata nel 1921 intorno alla Tomba. Casa Dante dovrà essere percepita come la continuazione ideale dell’esperienza museale contribuendo a rendere la visita alla Tomba un omaggio a un luogo di sacre memorie e soprattutto un luogo in grado di parlare a tutti.