Nuove misure di sostegno da parte del Comune di Ravenna alle imprese colpite dalla crisi.
“Posto che in primo luogo è opportuno continuare a discutere e confrontarsi a tutti i livelli sulle misure dell’ultimo Dpcm riguardanti le aperture e chiusure – commenta il sindaco Michele de Pascale – come mi ero impegnato a fare durante l’incontro di due giorni fa con la delegazione dei rappresentanti delle imprese partecipanti alla manifestazione, il Comune di Ravenna farà tutto ciò che è nelle sue possibilità per supportare le attività economiche; e già oggi siamo pronti con nuove e ulteriori misure di sostegno.
Nel 2020 il Comune di Ravenna, pur colpito anch’esso da crisi e maggiori costi, stanzia complessivamente 7 milioni di euro per le misure di supporto e sollievo alle attività economiche.
Naturalmente le misure del Comune da sole non possono essere sufficienti e l’intervento di ristoro annunciato dal Governo è fondamentale, ma è dovere di ciascuno di noi, cittadini e istituzioni, fare tutto ciò che è nelle proprie possibilità per sostenere il nostro tessuto economico in questa situazione. Tanto possiamo fare individualmente orientando i nostri comportamenti e consumi ed evitando quando possibile gli acquisti online a beneficio degli esercenti locali, tanto devono fare le istituzioni”.
A fronte delle recenti limitazioni ad alcune particolari tipologie di attività, introdotte dal decreto del 24 ottobre, l’Amministrazione comunale, oltre alle iniziative intraprese nei mesi scorsi, ha deciso di stanziare ulteriori 1,5 milioni, un milione dei quali si tradurranno in contributi a fondo perduto assegnati attraverso un apposito bando. I restanti fondi andranno a potenziare quelli della Regione e dalla Camera di Commercio sui consorzi fidi, finalizzati all’abbattimento dei costi di istruttoria e degli interessi per il credito alle imprese e a realizzare una campagna provinciale di valorizzazione degli acquisti sul territorio.
All’inizio della prossima settimana il Comune e le associazioni di categoria condivideranno destinatari e importi dei contributi a fondo perduto. E anche la Regione Emilia Romagna ha annunciato l’altro ieri che destinerà subito 10 milioni di euro, in aggiunta ai contributi previsti dal Governo, agli operatori economici e ai settori in difficoltà.
Ci sono poi appunto le misure di ristoro governative, delle quali però ancora non si conoscono nel dettaglio modalità e tempi di erogazione.
Per questo il Comune di Ravenna, coerentemente con quanto fatto nei mesi scorsi, ha deciso di attivarsi fin da subito, per rendere immediatamente concreto e tangibile il sostegno del quale la sua comunità ha bisogno.
Non va dimenticato che questa nuova misura si aggiunge alla riduzione di quasi cinque milioni per quanto riguarda la Tari, su un totale di circa dodici relativo alle utenze non domestiche, finanziata con risorse comunali. Ciò permetterà l’applicazione di molte riduzioni calcolate sulla tassa complessivamente dovuta per l’anno 2020, riduzioni che arriveranno al 70% per talune categorie di attività (tra queste alberghi, bar e ristoranti) e anche all’80% (ad esempio per cinema e discoteche).
Per il 2020 la Tari non dovrà essere pagata in tre rate, come gli scorsi anni, ma in un’unica soluzione posticipata. La rata unica sarà emessa a dicembre, ma il pagamento sarà possibile entro il 31 marzo 2021.
Si ricorda inoltre che l’agevolazione riguardante la Tosap, prevista per i pubblici esercizi, è stata estesa ad altre fattispecie imponibili non previste inizialmente dal cosiddetto decreto Rilancio, quali spazi o chioschi per lo svolgimento di attività artigianali e commerciali ed eventuali relative aree esterne per il consumo sul posto, nonché aree oggetto di concessione e destinate al commercio ambulante ricorrente e/o fisso. L’agevolazione consiste in riduzioni della tassa dovuta per l’anno 2020 del cui corrispettivo, circa 230mila euro, si fa carico il Comune.
Si ricorda altresì che in favore delle realtà culturali che realizzano eventi in convenzione con il Comune si è stabilito che in fase di rendicontazione saranno ritenuti ammissibili i costi sostenuti per attività annullate del tutto o in parte, qualora la mancata o parziale attuazione siano imputabili agli effetti delle misure adottate in seguito all’emergenza Coronavirus; tutte le spese direttamente correlate alla realizzazione delle attività di produzione e distribuzione e all’organizzazione di eventi con modalità diverse, come ad esempio il pagamento di diritti e delle licenze d’uso dei contenuti per la trasmissione su differenti canali multimediali come quelli digitali terrestri, web, social, ecc; tutte le spese impreviste sostenute per la ripresa delle attività in condizioni di sicurezza.
Aggiungendo le forme di sostegno e contributo alle realtà sportive l’impegno complessivo del Comune nei confronti delle categorie imprenditoriali definite a vario titolo si aggira intorno ai sette milioni di euro.
30 Ottobre 2020