Domani, sabato 15 febbraio, alle 18, nelle sale di Palazzo Rasponi dalle Teste, si terrà l’inaugurazione della mostra “Enrico Galassi: l’artista fuorilegge”.
Enrico Galassi (1907-1980) fu principalmente pittore e mosaicista, ma, con vero spirito da “dilettante” saviniano, nel senso del piacere e della leggerezza nel fare le cose, fu anche «architetto improvvisato», come lo definì Gio Ponti pubblicando ed elogiando, su «Domus», il progetto della sua casa studio in Versilia. E’ questa la prima mostra istituzionale nella sua città con una importante serie di dipinti mai esposti in precedenza. Dimenticato per quasi tutto il secondo dopoguerra, di lui si segnalano anche rapporti di solida vicinanza e collaborazione con figure di particolare rilievo come Carlo Carrà, Filippo De Pisis, Giorgio de Chirico, Alberto Savinio e sarà interessante vedere in questa esposizione alcune loro opere accanto a quelle dell’amico ravennate.
Si dedicò anche alla ceramica, alla poesia, oltre che alla critica e tra le tante e proficue le attività artistiche di Enrico Galassi; vero e proprio imprenditore culturale, a Roma diede vita nel secondo dopoguerra ad una vivacissima bottega di produzione artistica come “Lo Studio di Villa Giulia” che vide coinvolti, tra gli altri grandi talenti come Afro, Capogrossi, Clerici, Consagra, Leoncillo, Mazzacurati, Mirko e Tamburi.
A curare l’esposizione “Enrico Galassi: l’artista fuorilegge“ e il catalogo di riferimento è Alberto Giorgio Cassani, che da anni si dedica alla ricostruzione della multiforme attività dell’artista. L’iniziativa è promossa dal Comune di Ravenna – Assessorato alla Cultura in collaborazione con l’associazione culturale “Tessere del Novecento” e resterà visibile fino a domenica 22 marzo. L’ingresso è libero.
Orari di apertura: feriali: 15 – 18; sabato, domenica e festivi: 11 – 18; chiuso il lunedì