28 Ottobre 2020

Fusignani: “Il nuovo Regolamento di Polizia urbana è uno strumento condiviso e pensato per le esigenze di una città accogliente e sicura”

“Il nuovo Regolamento di polizia urbana – afferma il vicesindaco con delega alla Sicurezza, Eugenio Fusignani – presenta due importanti elementi di natura politica. È un documento utile a tutta la città, ai suoi cittadini e alle imprese che, pur nel difficile momento che stiamo vivendo, possono trovarvi, una volta superata questa crisi socio-sanitaria, uno strumento che tutelerà ai massimi livelli il decoro e la sicurezza che diventano condizioni determinanti per il rilancio della città. Secondo elemento è il contributo da parte di tutti i gruppi consiliari durante un lungo percorso di confronto che ha portato ad un apprezzamento diffuso.

L’obbiettivo non era apporsi medaglie al petto, ma il bene della città attraverso il decoro, la tutela del suo patrimonio e soprattutto quella dei suoi abitanti. Quindi, è giustificato il lungo confronto, partito dalla maggioranza, che ha fatto proposte non per una sola parte politica, ma per l’intera città, poi esteso alla commissione, che ha svolto un importante lavoro, alle istanze sociali e, infine, al consiglio comunale. C’è stato il concorso di tutti e non c’è stato un gruppo politico che non abbia dato un contributo che ha rafforzato la proposta iniziale.

Il regolamento è stato pensato sulla scorta del decreto Minniti, poi diventato legge 48, che ha introdotto degli strumenti in capo alle amministrazioni comunali consentendogli di mettere mano ai vecchi regolamenti di polizia urbana. Pur nella complessità dell’obbiettivo il percorso è stato rallentato anche perché nell’ultimo anno ci sono stati un cambio di Governo, con la possibilità che cambiassero le basi sulle quali modificare il regolamento, e la pandemia. Questi stop, fortunatamente, non hanno impedito di arrivare all’approvazione che, per la delicatezza dell’argomento, è stata preceduta da un lavoro puntuale perché ogni singolo articolo ha meritato riflessioni su riflessioni. Il risultato finale è un regolamento equilibrato grazie proprio al lavoro collegiale. Un esempio è l’articolo 29, quello sull’utilizzo delle toilette dei pubblici esercizi per il quale è stato determinante il concorso del tavolo delle imprese, che ha fatto salvo il principio che tali toilette sono comunque a disposizione di cittadini e turisti, ma con tutele reali per gli operatori che vedono preservata la qualità del loro lavoro e della propria attività. Questa è la sintesi emblematica di come il confronto con le istanze sociali della città riesca a produrre effetti positivi per tutti.

Il nuovo regolamento è uno strumento che ridefinisce le regole di convivenza civile nella città tutelandola dal degrado e che si basa su tre assi importanti: educare, prevenire e reprimere.

Il nostro compito era di evitare di cadere nella trappola di una deriva sicuritaria o, dall’altro lato, lassista. Siamo, invece, riusciti tutti insieme a scrivere un regolamento che tiene insieme, in perfetto equilibrio, le esigenze di rispetto della legalità con gli aspetti sociali e umanitari che sono tipici della nostra comunità e di una società moderna che si deve confrontare con l’apporto di altre culture. Manteniamo la nostra tradizione di città accogliente, attenta agli aspetti sociali e umanitari, ma ferma nel rispetto della legalità. Una tradizione millenaria che, non a caso, ci ha visto anche capitale di imperi e lo sarà anche in questa occasione, perché credo che questo strumento, non copiato da altre realtà, ma studiato e pensato apposta per Ravenna introduca elementi di modernità che faranno scuola nel Paese.

Desidero ringraziare la Giunta per l’apporto che i colleghi assessori hanno dato, ognuno per il proprio ambito; la maggioranza per il supporto; la commissione per il grande lavoro svolto anche in difficili condizioni dovute alla pandemia e il consiglio comunale per l’importante contributo. Ieri abbiamo approvato uno degli strumenti, che ho l’onore e l’onere di aver portato a compimento, più importanti di questa consiliatura e abbiamo scritto, senza enfasi, una pagina di storia della nostra comunità. Una pagina che abbiamo scritto tutti insieme come istituzione nel suo complesso, maggioranza e opposizione perché tutti abbiamo pensato alla città, al territorio e ai suoi bisogni. A maggior ragione oggi in questo momento di difficolta”.