Il Centro Relazioni Culturali, in collaborazione con il Dipartimento dei beni culturali dell’Università di Bologna, propone per venerdì 31 gennaio alla biblioteca Classense (alle 18, in sala Dantesca) l’incontro con Marco Santagata che presenta il suo nuovo libro sul poeta del Decameron, edito da Mondadori. L’autore dialogando con Sebastiana Nobili ci narrerà di un letterato curioso, sempre alla ricerca del nuovo, Giovanni Boccaccio «nel corso della sua vita è stato attratto dai più disparati ambiti del sapere e, come scrittore, ha sperimentato un gran numero di generi letterari; è stato uomo di corte, mercante, amministratore comunale; si è adoperato a diffondere la letteratura in volgare ed è stato parte attiva di elitari circoli umanistici. A tanta apertura e disponibilità si accompagna una straordinaria capacità di recepire, assorbire, introiettare: anche grazie a questa disposizione innata è diventato il più polivalente e sperimentale scrittore del suo secolo». Un genio multiforme dietro al quale, tuttavia, si cela un’inaspettata fragilità, come uomo e letterato: «Boccaccio accoglie, ma anche si adegua; si modella sugli ambienti circostanti, ridisegna il suo profilo intellettuale sulle aspettative altrui, o almeno, su quelle che lui ritiene tali». Dopo il successo dei volumi dedicati a Dante e Petrarca, Marco Santagata torna a parlare dell’ultima delle tre corone fiorentine, offrendo ai lettori un libro nuovo nel panorama editoriale relativo a Boccaccio, innovativo sia sul piano fattuale sia sull’interpretazione e la cronologia degli scritti. All’analisi critica delle singole opere, Santagata predilige, infatti, un discorso unitario che tiene insieme storia politica e sociale, panorama culturale e biografia. Dall’infanzia tra Certaldo e Firenze al trasferimento a Napoli, dagli studi di diritto alla nascita del romanziere, dall’incontro con Petrarca e l’umanesimo fino alla vecchiaia, il racconto appassionato delle vicende biografiche di Boccaccio e insieme della sua carriera di scrittore e di intellettuale.
Marco Santagata è docente e scrittore italiano. Laureatosi alla Scuola Normale, insegna Letteratura italiana all’Università di Pisa. Dal 1984 al 1988 ne ha diretto l’Istituto di Letteratura italiana, ed è stato poi direttore del Dipartimento di Studi italianistici. È stato visiting professor in molti atenei prestigiosi come la Sorbona, l’Università di Ginevra, la UNMA di Città del Messico e Harvard. La sua attività di studioso è rivolta soprattutto alla poesia dei primi secoli, con una particolare attenzione a Dante e a Petrarca.
Sebastiana Nobili titolare dell’Italianistica ravennate presso i Beni Culturali dell’Università di Bologna, è studiosa di Dante e di Boccaccio
Il prossimo appuntamento è venerdì 7 febbraio alle 18, in sala D’Attorre, via Ponte Marino, 2, con Vera Gheno e Bruno Mastroianni, “Tienilo acceso. Posta, commenta, condividi senza spegnere il cervello”, Longanesi.