Ravenna avrà presto una nuova grande area verde, il Parco Cesarea. Con la messa a dimora della prima pianta, avvenuta oggi, si ufficializzano gli interventi della sua realizzazione, che farà parte della nuova urbanizzazione del quartiere che sorgerà tra via Antica Milizia, via don Carlo Sala, via Stradone e lo scolo Lama. Erano presenti il sindaco di Ravenna Michele de Pascale, l’assessora all’Urbanistica Federica Del Conte, l’assessore all’Ambiente Gianandrea Baroncini, il soggetto attuatore del comparto, Giorgio Pulazza per Gruppo Ritmo, e il progettista del verde, Antonio Stignani per studio Paisà.
I lavori del primo stralcio sono già iniziati con la realizzazione del lago, dei sottoservizi utili per gli impianti di illuminazione, irriguo e fognario. Già eseguita la semina del prato che fra qualche giorno colorerà di verde l’area, poi sarà la volta della piantumazione delle specie arboree. Il nuovo parco, grazie alla cintura verde esistente, si collegherà con gli altri due grandi parchi della città, Teodorico e Baronio, fruiti non solo dai residenti, ma dall’intera cittadinanza.
“La messa a dimora di questo primo albero – afferma il sindaco Michele de Pascale – è un momento simbolico, ma allo stesso tempo concreto. Presto ne saranno piantumati 2.504, tra quelli all’interno del parco e quelli di rimboschimento della vicina cintura verde. La notizia più bella è che fra qualche mese questo nuovo grande spazio sarà fruibile da tutti e, aggiungendosi ai parchi Baronio e Teodorico, darà attuazione a quanto previsto dal Piano di settore del verde adottato nel 1993, confermando Ravenna come città verde, dalla radicata cultura paesaggistica. Questi luoghi hanno molteplici funzioni: ecologica, di socializzazione, incentivano ad adottare comportamenti e stili di vita sani, contribuiscono ad apprezzare sempre di più la nostra città, tra ricchezze monumentali, culturali e tanto verde pubblico”.
Nel nuovo quartiere sorgeranno abitazioni, strutture di edilizia residenziale pubblica e sociale, negozi e una scuola immersa nel parco. L’intero progetto di urbanizzazione che riguarda una superficie totale di oltre 92mila metri quadrati, proposto dal consorzio Antica Milizia Stradone, prevede, secondo gli ex articoli 18 della legge regionale 20/2000, che una parte dell’area sia dedicata a strutture di pubblica utilità che diventano di proprietà comunale. Tra queste, oltre agli edifici di residenza pubblica e sociale e la scuola, c’è il Parco Cesarea, la cui realizzazione fu prevista negli anni ’90 dal Comune quando adottò il Piano di settore del verde. Il parco sarà di oltre 94mila metri quadrati, di questi 63mila destinati a prato, quasi 9mila dedicati al lago e oltre 20mila a rimboschimenti.
Il progetto del parco, elaborato in collaborazione con lo studio Zucchi di Milano, è affidato allo studio ravennate di architettura del paesaggio Paisà e prevede la piantumazione di 199 alberi di varie tipologie (tiglio, acero, carpano, frassino, leccio, farnia e olmo). A cui vanno aggiunti altri 2.305 alberi, anche questi di varie e ulteriori specie (ad es. pioppo, susino, ciliegio, tamerice, salice, melo selvatico), per il rimboschimento della zona boschiva relativa alla cintura verde.
L’accesso principale sarà lungo via Antica Milizia in prossimità del comparto sportivo-parrocchiale esistente, mentre ulteriori accessi diretti al parco saranno posizionati lungo la via Don Carlo Sala. Il segno forte che caratterizza il centro del parco è il percorso ciclopedonale principale su cui si innestano tutti i percorsi secondari, quelli che accedendo dalle strade e portano all’interno e quelli che invece permettono di attraversare il grande parterre centrale fino a raggiungere il lago.
I movimenti di terra che bordano il parco, come quelli realizzati al Baronio, costituiscono una sorta di raccordo continuo tra parco, infrastrutture e aree urbanizzate. Tutto questo contribuisce a determinare un senso di protezione nei confronti del grande prato centrale e del lago, schermandoli dal rumore del traffico. È prevista anche la realizzazione di una struttura adibita a caffetteria/ristorante detta “casa del Parco”. Uno spazio al coperto che dovrebbe contribuire ad incentivarne l’attività anche durante i mesi invernali. Il progetto prevede anche la realizzazione di “dita verdi”, veri e propri giardini di quartiere che si inseriscono all’interno del tessuto urbano e che ospiteranno percorsi ciclabili e pedonali in collegamento alla rete ciclopedonale esistente.
18 Novembre 2020