“Tell me un fàt” è un avvincente gioco da tavolo realizzato dalle Magliette gialle, i giovani volontari del progetto Lavori in Comune promosso dall’assessorato al Decentramento.
Il gioco, che unisce, grazie alla sua peculiarità, le generazioni, mettendo a confronto i saperi di nonni e nipoti, è stato presentato e consegnato ufficialmente all’assessore al Decentramento Gianandrea Baroncini.
L’assessore Baroncini si è vivamente complimentato con tutti i partecipanti al progetto, auspicandone una continuazione anche nel prossimo futuro, ribadendo quanto sia stato importante, soprattutto in questo periodo di emergenza Covid, lo sforzo dell’amministrazione comunale di mantenere operativo e vitale Lavori in Comune; in questo caso sono state altresì offerte interessanti opportunità di interazione fra le generazioni, valorizzando l’associazionismo presente sul territorio.
“Questo laboratorio – ha detto l’assessore – è un valido esempio di proficua sinergia fra tutti i soggetti coinvolti, che va sicuramente mantenuta e, se possibile, implementata con altri stimoli e proposte, per offrire ai nostri giovani opportunità innovative e di grande impatto sociale”.
“Tell me un fàt”, una curiosa sintesi di inglese e dialetto romagnolo, è stato realizzato
partendo dall’esperienza degli Educatori ludici delle cooperative La Pieve e Progetto Crescita e dell’associazione Cacciatori di Idee, con la consulenza professionale di professor Cobblepot e la disponibilità del Comitato CSI Ravenna; le magliette gialle, guidate dal tutor Luca Biagini, e grazie anche a Romano Comandini, nelle due settimane di attività, hanno quindi ripreso la struttura originale del gioco “Raccontami una storia” di Gabriele Mari, hanno tradotto in inglese e dialetto romagnolo (traduzione curata da Romano Comandini) tutte le carte del gioco, e anche le tre storie che sono state create giocando.
Le storie sono state inventate durante il laboratorio estivo dalle stesse magliette gialle, sollecitate dai personaggi e dagli oggetti raffigurati nelle carte, le cui immagini fanno riferimento alla comunicazione alternativa aumentativa.
Giocando con le carte, i partecipanti hanno come obiettivo quello di inventare la favola più bella e avvincente, e il vincitore sarà appunto colui che riesce in questo intento.
“Tell me un fàt” può essere un utile supporto per il dialogo e il gioco intergenerazionale; è adatto anche alle persone con disabilità e oltre ad essere divertente, è un prezioso strumento educativo che può essere utilizzato sia a scopo didattico nelle scuole, sia nelle biblioteche e nei centri di aggregazione. Una copia del gioco è stata donata a Casa Vignuzzi.