Il Comune di Ravenna si è aggiudicato un finanziamento statale da 86mila euro per la realizzazione del progetto “Centro Antidiscriminazioni Lgbti+”, contro le discriminazioni, che prevede di implementare i servizi del Comune stesso con ulteriori dedicati anche all’applicazione della Strategia nazionale Lgbti+, aggiungendo alle attività di tipo culturale ed educativo una serie di servizi di tipo sociale, legale, medico e di consulenza in ambito occupazionale e abitativo, per superare pregiudizi e ostilità contro le persone Lgbti attraverso l’impiego di figure specialistiche, quali operatori sociali, psicologi, avvocati, psichiatri, formatori ed esperti. L’importo complessivo previsto per la realizzazione del progetto è di 99mila euro e i restanti 13mila saranno messi a disposizione dal Comune quale quota di cofinanziamento obbligatorio.
Il finanziamento è stato assegnato in seguito alla candidatura del progetto a un bando promosso dalla presidenza del Consiglio dei ministri (dipartimento per le Pari opportunità – Ufficio per la promozione della parità di trattamento e la rimozione delle discriminazioni fondate sulla razza o sull’origine etnica – Unar, Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali) per la selezione di progetti per la costituzione di centri contro le discriminazioni motivate da orientamento sessuale e identità di genere
L’elaborazione del progetto ha visto la partecipazione di alcuni partner individuati dal Comune tramite un avviso pubblico: si tratta di Movimento Consumatori Ravenna (associazione di promozione sociale), Alan Turing Arcigay Rimini (associazione di promozione sociale), Ausl Romagna, Arcigay Ravenna Elio Venturi (associazione di promozione sociale), A.L.D.E.P.I. Provinciale Ravenna, Villaggio Globale (cooperativa sociale) e LibrAzione (cooperativa sociale).
“Questo riconoscimento – commenta il sindaco Michele de Pascale – da un lato premia il lavoro che già da tempo stiamo svolgendo contro qualsiasi tipo di discriminazione nella nostra città, perché Ravenna è e sempre più dovrà essere una comunità inclusiva nella quale chiunque possa esprimere il proprio pensiero e agire i propri diritti. E per questo ringrazio l’ex assessora Ouidad Bakkali, che con tutti gli uffici e i soggetti coinvolti si era dedicata con grande determinazione al progetto. Dall’altro ci impegna a fare ancora di più, perché le battaglie contro le discriminazioni vanno portate avanti con azioni e strumenti concreti, che rendano veramente una comunità a misura di tutte le persone che la abitano; è proprio di questi giorni il positivo esempio di Start, che ha stabilito che sull’abbonamento al servizio di trasporto pubblico si possa far mettere il proprio nome di elezione e non quello anagrafico”.
“Mi fa veramente molto piacere – aggiunge l’assessora alle Politiche e cultura di genere Federica Moschini – che nei primissimi giorni del mio nuovo incarico di assessora sia arrivata questa bellissima notizia. Ringrazio tutti coloro che hanno lavorato al progetto per l’impegno che ha portato alla realizzazione di questo traguardo e raccolgo con entusiasmo il testimone per arrivare al più presto alla sua concretizzazione. Il primo passo da compiere, per arrivare quanto prima all’apertura dello sportello, sarà quello di convocare immediatamente tutte le realtà coinvolte, che hanno dato e daranno un contributo preziosissimo e tra le quali mi piace ricordare Arcigay di Rimini perché con la sua partecipazione il progetto si amplia oltre i confini della nostra provincia”.
“Con soddisfazione apprendiamo la notizia che la Romagna potrà fare un ulteriore passo avanti nell’abbattimento delle barriere che quotidianamente la comunità LGBT+ si trova ad affrontare – concludono Ciro Di Maio e Marco Tonti rispettivamente per Arcigay Ravenna ed Arcigay Rimini – la nascita di un centro antidiscriminazione LGBT+ porterà la società romagnola ad una maggiore consapevolezza e rispetto verso le tematiche LGBT+ e questo è sicuramente possibile grazie all’attenzione e l’impegno del Comune di Ravenna. Questo riconoscimento è l’occasione per rilanciare una cultura del rispetto che si deve diffondere il più possibile nella nostra regione”.