18 Aprile 2021

Alcune riflessioni sul turismo del sindaco Michele de Pascale in occasione della visita del ministro Garavaglia

In questi giorni siamo al lavoro per studiare misure e soluzioni per preparare Ravenna alle riaperture nel modo più efficace possibile.

Per quanto riguarda le occupazioni di suolo pubblico, già da febbraio lavoriamo con operatori ed associazioni di categoria per presentare un progetto unitario, includendo anche nuove attività che ne hanno fatto richiesta.

Posso già confermare che come lo scorso anno l’occupazione di suolo pubblico sarà gratuita, se non per un provvedimento del Parlamento, sicuramente per una disposizione di questa amministrazione.

Nei prossimi giorni incontreremo le associazioni economiche per definire le percentuali di scontistica della Tari, poiché ritengo che le attività turistiche, commerciali e i pubblici esercizi, come avvenuto l’anno scorso, anche quest’anno in pratica non la debbano pagare.

Nonostante la pandemia, in questi anni abbiamo continuato a lavorare in termini di marketing territoriale e culturale, di promozione e comunicazione, posizionando la città su tre grandi asset turistici.

Il primo asset, il balneare.

Il litorale ravennate è il migliore dell’Emilia Romagna per chi cerca una vacanza sicura in termini di rispetto delle regole anticovid e di distanziamento: le nostre spiagge sono ampie e offrono servizi impeccabili e di qualità.

Sono fiducioso che l’estate che sta per arrivare vedrà il tutto esaurito perché è indiscutibile che i nostri lidi, tralasciando le sciocchezze sulle isole covid free, siano la destinazione migliore a livello regionale e nazionale per godersi una vacanza al mare sicura, con ottimi servizi e anche con la possibilità di integrare percorsi slow nel verde.

Il secondo asset, la città d’arte.

Al nostro straordinario patrimonio monumentale, musivo e museale, si aggiungono le celebrazioni per il settimo centenario della morte di Dante Alighieri che hanno acceso una grande luce su Ravenna, in forte relazione con Firenze.

Tanti i riconoscimenti turistici ricevuti in occasione delle celebrazioni, ricordo qui il più importante, il premio internazionale Lonley Planet Best in travel 2021.

Gli eventi per il centenario dantesco, che si svolgeranno da maggio fino a settembre 2022 e i relativi investimenti in promozione e comunicazione, faranno sì che dal momento in cui ripartirà il turismo d’arte, Ravenna sarà al centro dell’attenzione internazionale – come lo è stata in più occasioni in questi mesi nonostante le chiusure – legata alla figura del più grande poeta di tutti i tempi, simbolo nel mondo della cultura italiana.

Inoltre abbiamo consolidato in maniera molto forte un percorso di collegamento Ravenna-Firenze, e nei prossimi mesi il mio obiettivo sarà consolidarne uno anche tra Ravenna e Venezia, come due grandi link di visita congiunta.

Ancora, presenteremo la prossima settimana la grande proposta d’investimento sul terminal crociere, la cui contrazione in questi anni era stata un oggettivo duro colpo al commercio. Diventare home port significherà non solo un grande rilancio per il commercio, ma anche in termini di presenze alberghiere, poiché la gente prenoterà a Ravenna il giorno prima di partire in crociera.

Il terzo asset, il turismo naturalistico.

Nelle prossime settimane s’insedierà la nuova governance del Parco del delta del Po nella quale ci siamo battuti perché Ravenna avesse un ruolo ancora più forte. Inoltre anche grazie agli investimenti fatti su Punte alberete, sulla struttura comunale dedicata all’ambiente e in promozione, il turismo naturalistico avrà un ruolo fondamentale nella nostra offerta turistica, anche in considerazione del fatto che a seguito della pandemia le vacanze outdoor sono molto più ricercate di quanto fossero due anni fa.

Insomma Ravenna è sicura, vivibile, facilmente visitabile a piedi o in bicicletta, offre ottimi servizi da parte di persone aperte e accoglienti.

Per le imprese turistiche e del commercio alle spalle c’è il periodo più brutto della storia dell’accoglienza romagnola dal dopoguerra ad oggi, ma questo è il momento del grande rilancio e Ravenna vuole cogliere l’opportunità di consolidarsi dopo la pandemia come una delle principali mete italiane.

Ringrazio di cuore il ministro del Turismo Massimo Garavaglia che a seguito della lettera di qualche settimana fa, scritta insieme all’assessore Costantini, è voluto venire a Ravenna per conoscere a fondo la città e comprenderne le potenzialità.

Auspico che per quanto riguarda le strategie turistiche del Governo ci sia una maggiore regia nazionale sulla promozione delle città del livello di Ravenna che pur non avendo i numeri di Venezia, Firenze o Roma possiedono un patrimonio assolutamente all’altezza di qualsiasi visita internazionale, inoltre auspico che, oltre i ristori a sostegno delle imprese, finora totalmente insufficienti, si prendano anche misure molto stringenti per rilanciare gli investimenti, una su tutte il 110 applicato anche a tutta la filiera del ricettivo, che a Ravenna potrebbe stimolare investimenti importanti sulle strutture esercenti, come ad esempio il Park Hotel di Marina o la ex Caserma Dante Alighieri.