Comune, Classense e Oriani incontrano Giuseppe Bellosi e Giovanni Zaffagnini. L’assessora Signorino: “Le istituzioni hanno a cuore la valorizzazione del patrimonio sonoro e fotografico dei due fondi. Cogliamo positivamente l’interesse manifestato dalla Regione, che sensibilizzeremo ulteriormente, e mettiamo a disposizione le nostre competenze”
Questa mattina in municipio l’assessora alla Cultura Elsa Signorino, con il direttore dell’Istituzione Biblioteca Classense Maurizio Tarantino e quello della Fondazione Casa di Oriani Alessandro Luparini, ha incontrato Giuseppe Bellosi, autore di una raccolta di registrazioni sonore effettuate nel corso di una ricerca etnografica entro i confini linguistici della Romagna tra i primi anni Settanta e Novanta del Novecento, e Giovanni Zaffagnini, che nell’ambito della medesima ricerca ha realizzato 11.477 scatti fotografici.
Nel corso del dialogo si è dato atto che, fin dal 2008, le istituzioni locali si sono impegnate nella valorizzazione di tali risorse con diverse iniziative, tra le quali mostre e pubblicazioni. In particolare nel 2014 è partito un percorso, grazie a contributi regionali (attraverso l’Ibc), che ha visto la Fondazione Casa di Oriani avviare un importante lavoro di digitalizzazione e conservazione di fondi sonori. Percorso interrottosi alla fine del 2019 su iniziativa dell’Ibc, istituto successivamente incorporato nell’assessorato alla Cultura della Regione.
Cogliendo il positivo segnale di interesse dell’assessore regionale alla Cultura Mauro Felicori, che ha dichiarato di stare pensando di proporre una legge che si prefigga di sviluppare e coordinare un archivio regionale sonoro e fotografico, articolato nelle diverse città emiliano romagnole, l’assessora alla Cultura Elsa Signorino ha anticipato che lo contatterà al più presto: “Ci tengo prima di tutto – ha dichiarato Signorino – a ricordare quanto finora fatto, a mettere in evidenza l’importante contributo che sia la Fondazione Casa di Oriani che l’Istituzione Biblioteca Classense, per la loro tradizione e per le loro capacità, possono dare alla valorizzazione e alla fruizione pubblica di tale patrimonio e a ribadire l’impegno dell’Amministrazione, per quanto di propria competenza, affinché questo percorso possa avere il migliore esito possibile.
Proprio per questo la mia prima proposta all’assessore Felicori sarà quella che la Regione ripristini al più presto il contributo alla Fondazione Casa di Oriani, affinché possa riprendere il lavoro di digitalizzazione, auspicando che possa confluire in un disegno più ampio.
Tale disegno potrebbe concretizzarsi con l’approvazione della nuova legge regionale e con una eventuale acquisizione, da parte della Regione stessa, del fondo Zaffagnini, essendo le fotografie strettamente complementari alle registrazioni sonore. Il legame è evidente e, sia dal punto di vista della conservazione che da quello della valorizzazione, il percorso più naturale sarebbe quello di non separare quelle che di fatto sono due parti di una stessa unità. Qualora la Regione ne convenisse, l’Istituzione Biblioteca Classense sarebbe senz’altro disponibile ad accogliere e valorizzare al meglio il fondo fotografico e sicuramente ci sarebbe, sia da parte della stessa che da parte della Fondazione Casa di Oriani, la piena disponibilità a collaborare per far conoscere congiuntamente e al meglio i due fondi”.