A trent’anni dal recepimento della Convenzione Onu sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza da parte dell’Italia, con legge n.176 del 27 maggio 1991, ha assunto un significato molto importante la Giornata mondiale dell’infanzia che si è celebrata sabato 20 novembre e le iniziative che si sono svolte, per l’occasione, anche a Ravenna. In particolare, proprio sabato, si è svolto un prezioso momento nel quale si è parlato dei diritti dei bambini e delle bambine di tutto il mondo e, fra questi, anche del diritto al gioco con la presenza di un musicista di fama come Ambrogio Sparagna. Nel giardino Rinaldo da Concorrezzo, adiacente ai chiostri della biblioteca Oriani, è stato presentato ufficialmente il “Gioco dell’oca dei diritti” ideato dall’Unicef di Ravenna e che, grazie al patrocinio del Comune di Ravenna, è stato stampato in 6mila copie per essere distribuito nei prossimi giorni in tutte le scuole primarie di primo grado. Ogni casella del gioco puntualizza i diritti dell’infanzia stabiliti dalla Convenzione internazionale e ha lo scopo di far conoscere e riflettere i piccoli giocatori. A seguire Ambrogio Sparagna con la sua fisarmonica ha accompagnato i canti del Coro Libere note diretto da Catia Gori che hanno impreziosito la presentazione.
“La Convenzione Onu è il trattato sui diritti umani maggiormente ratificato nella storia. Ad oggi sono 196 i Paesi che hanno promesso di attuarne e diffonderne i diritti di ogni essere umano da 0 a 18 anni – ha dichiarato durante l’incontro l’assessora all’Infanzia Livia Molducci –. Sono particolarmente felice di poter presentare questo gioco attraverso il quale, in modo divertente, si fa conoscere un documento fondamentale che riconosce i bambini e le bambine come soggetti titolari di diritti civili, sociali, culturali ed economici. Donarlo a tutti gli alunni e le alunne delle scuole elementari vuole essere un abbraccio e un augurio a tutti e tutte loro con il rinnovato impegno come comunità ravennate a tutelarne sempre più i diritti”.
L’iniziativa di sabato si inserisce nel contesto della mostra “L’arte di bambini e bambine nel tempo della pandemia – Lockdown 2020” ideata da Unicef in collaborazione con l’associazione “Dis-ordine dei cavalieri della malta e di tutti i colori” inaugurata il 17 novembre dall’assessore alla Scuola Fabio Sbaraglia e che sarà visitabile, nei chiostri della biblioteca Oriani, fino al 25 novembre.