Si celebra il 10 febbraio il Giorno del Ricordo, istituito con legge dello Stato il 30 marzo del 2004 per conservare la memoria delle vittime delle foibe, dell’esodo degli istriani, dei fiumani e dei dalmati italiani nella complessa vicenda del confine orientale. In occasione della ricorrenza, alle 10, presso la sede dell’ufficio decentrato di Marina di Ravenna, in piazzale Marinai d’Italia 19, avrà luogo l’omaggio alla lapide in ricordo dei profughi istriani, giuliani e dalmati accolti a Marina di Ravenna nel corso degli anni cinquanta e sessanta, a seguito dell’emigrazione forzata dalle terre d’origine. Interverranno alla cerimonia il sindaco di Ravenna Michele de Pascale, la presidente dell’ufficio decentrato del Mare Roberta Mingozzi e, in rappresentanza delle famiglie dei profughi e della comunità giuliano dalmata, Ettore Berni e Mario Dugan. Saranno presenti la presidente del Consiglio comunale Livia Molducci e i consiglieri comunali Alberto Ancarani, capogruppo di Forza Italia, e Daniele Perini, capogruppo di Ama Ravenna.
In ottemperanza ai provvedimenti restrittivi legati all’emergenza sanitaria per la diffusione della sindrome da Covid-19, la cerimonia si svolgerà in forma statica, rispettando la distanza interpersonale di un metro tra le persone ed evitando ogni forma di assembramento.
A seguire, sulla pagina facebook del Comune di Ravenna e del sindaco Michele de Pascale, sarà visibile il documentario “Esuli – Storie di profughi istriani, giuliani e dalmati giunti nella provincia di Ravenna”, realizzato da Michele Bentini e dall’Istituto Storico della Resistenza e dell’Età Contemporanea in Ravenna e provincia, che raccoglie le testimonianze di alcuni profughi giunti in provincia di Ravenna tra il 1946 e il 1951. Si ringrazia l’Istituto Storico della Resistenza e dell’Età Contemporanea in Ravenna e provincia per la collaborazione e la messa a disposizione del documentario.
Per informazioni è possibile contattare i numeri 0544 482091, 0544 84302 o scrivere una email agli indirizzi gabsindaco@comune.ra.it, istorico@racine.ra.it.