I miei complimenti alle associazioni d’impresa per aver istituito il Tavolo romagnolo dell’Imprenditoria, che ritengo uno strumento utilissimo nell’ottica della condivisione degli obiettivi strategici su area vasta, per definire e realizzare sintesi comuni e far valere con forza le nostre istanze con Regione, Governo e Unione Europea.
Dopo le elezioni che coinvolgeranno Comuni importanti della Romagna come Ravenna e Rimini, ma anche Cesenatico e Bertinoro, oltre ai rinnovi degli organismi delle Province, dovremo tutti impegnarci nel piano strategico della Romagna, sfida entusiasmante che abbiamo lanciato con i colleghi Gnassi, Lattuca e Zattini.
In tale sede dovremo anche definire gli strumenti futuri di governance per costruire insieme le decisioni romagnole fra enti locali e la società.
Al momento abbiamo la Conferenza socio sanitaria dove sono rappresentati tutti i Sindaci e che decide con peso attribuito sulla base degli abitanti, ma solo in ambito sociosanitario, si potrebbe estendere la competenza della conferenza a tutte le tematiche d’interesse, oppure convocare insieme le tre assemblee provinciali dei sindaci. Faccio presente che da quando ho l’onore di presiedere la conferenza, abbiamo praticamente sempre votato all’unanimità senza distinzioni territoriali o di appartenenza politica.
In ogni caso anche le istituzioni, come hanno fatto le imprese, si devono dare da subito uno strumento collegiale per discutere e decidere.
E inoltre credo che in tutti i Comuni vada sviluppata la progettualità sia per integrare le zone di confine dei comuni e delle province, che per identificare, promuovere e sostenere i progetti di scala romagnola, non solo formalmente ma con professionalità e amministratori dedicati a queste due finalità.