“Al di là delle opinioni politiche, una crisi di governo nel frangente che stiamo vivendo è molto pericolosa per l’Italia.
Personalmente ho collaborato lealmente con entrambi i governi presieduti da Conte, in particolare con il secondo trovandomi spesso ai tavoli nazionali di gestione della pandemia.
Al di là del merito dei singoli provvedimenti, che spesso ho condiviso e a volte criticato, credo vadano ringraziati il presidente del consiglio uscente e tutti ministri e le ministre per essersi dedicati con impegno alla Repubblica in un momento inedito ed estremamente complesso.
Come è sempre successo negli ultimi anni, nei momenti più bui e difficili per il nostro paese, si staglia una luce di saggezza e di grandezza politica, quella del presidente Mattarella che anche in questo caso può trasformare un momento pericoloso di crisi in un’opportunità per l’Italia.
Personalmente sostengo con convinzione il tentativo del presidente incaricato, il professor Mario Draghi. Le sue prime parole hanno declinato le giuste priorità, così come è stato giusto rivolgersi subito alle forze sociali e ai gruppi parlamentari. All’Italia serve una prospettiva che metta al centro crescita giustizia sociale, transizione ecologica e, giunti a questo punto, solo una guida autorevole, sostenuta dall’accordo e dall’impegno diretto delle forze europeiste presenti in parlamento, può garantirlo.
Credo che a tanti, come a me, torni alla mente l’incredibile intervento fatto da Draghi nel 2012 in cui annunciava al mondo l’intervento della BCE per salvare l’Italia dalla speculazione finanziaria.
Faremo tutto ciò che è necessario e sarà abbastanza. Ora la sfida è altrettanto impegnativa, siamo tutti e tutte chiamati a fare tutto ciò che è nelle nostre possibilità per arginare la pandemia, vaccinare le persone e rilanciare l’economia, anche grazie alle risorse europee. E magari imparare tutti dagli errori del passato”.
03 Febbraio 2021