Il vicesindaco Eugenio Fusignani ha fatto visita alla Biesse Sistemi in via Braille per affrontare le problematiche del settore industriale dell’oil&gas e dell’offshore.
All’incontro era presente Andrea Montuschi, presidente dell’ordine dei periti industriali, Christian Burbassi e Gabriele Orioli, soci dell’azienda, e Andrea Materni, perito Industriale e collaboratore di Biesse Sistemi.
“Ho visitato con grande piacere e interesse questa azienda – ha detto Eugenio Fusignani – che rappresenta uno dei fiori all’occhiello dell’industria ravennate e opera in tanti contesti internazionali. Si tratta di una di quelle realtà a supporto, tra gli altri, dei settori chimico e petrolchimico, oil&gas e offshore, costruite con dedizione, forti di un bagaglio di saperi, competenze ed esperienze. L’incontro è stato utile per fare il punto in particolare sui settori oil&gas e offshore che, pur vantando ancora una tenuta, sono vicini alla crisi che potrebbe conseguire ad una transizione energetica avventata e repentina, capace di trascinare con sé il notevole indotto di cui fa parte anche Biesse Sistemi. Per questo è importante la loro difesa, nella consapevolezza che la necessaria transizione non potrà fare a meno del gas naturale, soprattutto di quello prodotto in Italia, in particolare nell’area del nord-est. Ravenna deve continuare ad essere una delle capitali europee dell’energia e nella costruzione delle proposte politiche per l’amministrazione futura della città questa specificità del suo tessuto economico e produttivo va sostenuta; per questo la nostra amministrazione è pienamente concorde sul progetto di stoccaggio della CO2 che sta portando avanti Eni. Siamo sempre stati vicini a queste aziende e abbiamo lavorato in questi anni in tutti i tavoli politici e amministrativi a difesa del comparto e del know-how ravennate conseguito nel campo delle estrazioni. Il settore deve continuare ad essere tutelato non solo per proteggere l’occupazione, ma anche per garantire un adeguato sviluppo rispettoso degli equilibri e della ricerca necessari alla fase di transizione. Questo impegno dovrà segnare una linea di continuità con il governo della città nei prossimi anni, bandendo l’onda ideologica che potrebbe arrecare gravi danni a centinaia di famiglie, alle prospettive energetiche nazionali e soprattutto a quelle economiche della città, del territorio e del Paese”.